C’eravamo lasciati con la certezza che quasi sicuramente qualcosa di interessante ieri sarebbe accaduto. Invece bisognerà attendere. Con molta probabilità le posizioni sono ancora distanti e se i Demokratici vivono con serenità e distacco questa situazione, parimenti non si può dire del PD. Quasi certa la sconfitta per un PD “isolato” è indispensabile trovare la più ampia intesa per provare a vincere. Ma in politica, vincere a tutti i costi non è mai una buona soluzione. Serve una strategia diversa magari accompagnata da un radicale cambiamento delle risorse in campo. Si tratta di una necessità che il territorio esprime e che non può essere assolutamente tradita. E’ per questo che i demoKratici hanno detto, chiaro e tondo, “Signori si cambia!”. Manco a parlarne. Si dice che a questo leitmotiv, propinato dai demokrat come un disco rotto, tutti i presenti abbiano mostrato segni di malessere diffuso. I commensali, che ieri hanno fatto le ore piccole, si sono lasciati con un nulla di fatto. La notte avrà portato consiglio? Non si sa, ma la cosa sicura è che in queste ore domenicali, mentre la comunità riposa, la politica si muove alla ricerca di un accordo. Gli sherpa operano silenziosi alla ricerca dell’alleanza che dia città alla grand coalition; si muovono in uno campo più ampio della realtà crotonese e guardano all’insieme che va da Cosenza a Catanzaro e da Catanzaro a Crotone passando, sempre, dalla Città Eterna. Eppur si muove, anche se tutto sembra fermo. Proprio ieri Occhiuto cadeva a Cosenza sotto le firme della maggioranza del suo consiglio. Anche questo rappresenta una parte del disegno in atto sul complesso scacchiere calabrese nel quale quello che rischia di più è il Presidente Oliverio il quale sotto sotto teme la débâcle alle prossime amministrative. Il campanello di allarme è suonato proprio nella Città dei bruzi dove, invece di trovare un candidato unitario, il centrosinistra farà le primarie e anche se il contingente sarà ampio e trasversalmente composto, questa necessità di scaricare l’attuale primo cittadino dovrà subire il giudizio e l’interpretazione degli elettori non più avvezzi a questo tipo di politica. Ad ogni modo se il Centrosinistra crotonese piange, le altre forze in gioco non ridono. Il caso più emblematico è quello dei penta stellati che in un gioco, pieno zeppo di regole, appiedano le migliori risorse di cui poteva fare tesoro. L’eccessivo attivismo di qualcuno ha finito per giocare a sfavore degli storici del gruppo. La goccia che pare abbia fatto traboccare il vaso è il presidio presso il depuratore della Città di Crotone, un’iniziativa alla quale pare dovesse partecipare uno dei portavoce Nazionali. Piccolezze che non celano dissidi ed insofferenze sulle candidatura ampiamente riportati su facebook. Mentre scriviamo i Cinque Stelle crotonesi stanno svolgendo le loro primarie per scegliere il proprio candidato alla carica di Sindaco. In tutto questo caos, che giova dirlo è tutto interno agli stessi schieramenti che abbiamo sin qui richiamato, non spicca nemmeno il Centrodestra. Una realtà politica piena di tanti se e di molti ma, con tanti dubbi e poche certezze finanche quella di essere presente alla prossima tornata elettorale. Anche qui non mancano i dissidi interni e le prese di posizioni su chi debba avere la leadership e proporre la propria figura per il candidato a Sindaco. Che Dio ce la mandi buona e non ci privi della tanto decantata alternanza, propinandoci dei monoblocchi coalizzati che partono da destra e arrivano a sinistra, passando per un centro sempre più affollato e pronto a mantenere l’eterno ed antico ruolo di ago della bilancia. A questa dimensione, che ripropone tutte le caratteristiche del sistema politico nazionale, si contrappongono le piccole forze locali fatte da una partecipazione più associativa che partitica. Il caso del movimento Crotone Libera che si riconosce nell’Avv.to Fabrizio Meo e che trova in lui il leader, al quale consegnare lo scettro della rappresentanza, con una candidatura a Sindaco già annunciata. Anche questa realtà potrà, durante la corsa elettorale, implementare alleanze con il vasto ed eterogeneo universo dei movimenti che si approssimano ad entrare nell’arena politica. Tra questi vi è anche quello del Dr. Giovanni Capocasale “Krotone da Vivere” che non ha mai celato il desiderio di tornare alla politica attiva, passando per il giudizio degli elettori questa volta però in autonomia o con compagni di viaggio diversi dai precedenti.E’ vero, oggi ci aspettavamo un nome o quantomeno una rosa di nomi dei papabili candidati a Sindaco ma gli addetti ai lavori ci dicono che è ancora presto e che bisogna attendere. Attendiamo gli esiti delle consultazioni pubbliche dei penta stellati. Noi, ci aggiorniamo ad horas, attendendo gli sviluppi che si susseguono rapidamente e repentinamente nel convincimento che ancora tutto può succedere.A presto!

Il Volpone: Purché si vinca!
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