Chi sta con chi.E’ il leitmotiv che ruota intorno alle amministrative 2016 al comune di Crotone.Più passano i giorni e più i crotonesi si sentono confusi perché vorrebbero capire meglio cosa sta realmente succedendo.Il primo partito della città, il PD ha scelto il suo candidato, lo ha scelto donna e anche tutta d’un pezzo ed è Rosanna BarbieriLa Prossima Crotone schiera Ugo Pugliese il cui amore incondizionato per la città di Crotone non è un mistero per nessuno.Nonostante ciò, nei crotonesi ancora qualcosa non appare chiaro.Basta chiacchierare al bar o in piazza con la gente comune, quella gente che i partiti tradizionali non amano più ascoltare, per rendersi conto che i dubbi sono molti.In molti pensano che ci sia qualcuno che trama nell’ombra, che tesse alleanze,non in nome del tanto decantato “amore per la città” ma per un interesse “strettamente personale”.Più d’uno si dice preoccupato, perché molte delle liste in allestimento sembrerebbe che saranno composte, non dai nomi di coloro che sono stati protagonisti delle legislature di questi ultimi anni, ma da mogli, mariti, figli, zie, zii e cugini.Una preoccupazione questa che cresce giorno dopo giorno nell’opinione pubblicaSfugge a tutti, sostengono in molti, che la città vuole un rinnovamento e lo vuole radicale.Insomma permane la preoccupazione e l’incertezza.L’incertezza impera anche in chi è convinto di arrivare al ballottaggio, tutto questo mentre i coloro che vengono definiti candidati “minori” iniziano a trovare consenso tra l’opinione pubblica.In attesa di conoscere il nome del candidato a sindaco del centrodestra e di quello del fronte formato da volti noti e meno noti dell’imprenditorialità crotonese, che non intendono collocarsi né da una parte e né dall’altra, almeno per il momento, altri si sono già presentati da tempo e stanno lavorando nella società civile.Si tratta di Ilario Sorgiovanni per il M5S, Ottavio Tesoriere “Per un nuovo inizio”, Fabrizio Meo per Calabria Libera, Davide Pirillo per Forza Nuova, Pietro Infusino per gli attivisti No Eni e Giancarlo Rizzo per Fiamma Tricolore.E’ vero che sono venuti meno gli ideali politici, la mancanza di rispetto delle regole statutarie in alcuni partiti storici e quindi più d’uno si sente spaesato ma è altrettanto vero che in molti a Crotone si sono svegliati e a differenza di un tempo pare non siano più disposti a cedere a proposte clientelari.Pare, perché a Crotone la storia insegna.Se questo dato dovesse trovare riscontro, se l’opinione pubblica crotonese riuscisse davvero ad alzare la testa e a non piegarsi a logiche clientelari, allora si che si potrà dire e parlare di futuro per le giovani generazioni.Ma questo sarà solo il tempo a dirlo

Il Volpone: Chi sta con chi?!
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