Musica e poesia, queste le due forme d’arte che si sono trasformate in grandi emozioni, ieri sera, sul palcoscenico del Teatro Apollo.
Meravigliose canzoni d’autore che fanno parte del bagaglio artistico di Alessandro Haber che, il grande attore interpreta a modo suo, inserendo di tanto in tanto delle poesie di Charles Bukowski.
Accompagnato dai giovani talenti che compongono l’orchestra Orfeo Stillo, diretta dal prof. Fernando Romano e da Sasà Flauto alla chitarra, tra sigarette e fumo Alessandro Haber gioca con la musica.
Una scelta non casuale quella di portare Bukowski in teatro, ormai da quindici anni. Nel poeta statunitense Haber ritrova la sua stessa passione struggente per il lavoro e verso la vita.
Bukoswki era “una persona vera, non accettava compromessi, una voce fuori dal coro, contro le falsità, le violenze, a favore dei diseredati, dei poveri”. Concetto che Haber cerca di infondere anche ai giovani attori.
All’Apollo l’attore bolognese ha interpretato la musica, e ha regalato al pubblico splendide interpretazioni di “Vedrai Vedrai”, “Albergo ad ore”, “Margherita”, “Mi sono innamorata di te” e “La valigia dell’attore” scritta per lui dal grande Francesco De Gregori.
Una splendida serata culturale culminata nell’omaggio al grande Rino Gaetano a cui Haber ha dedicato l’interpretazione di “Mio fratello è figlio unico”.
L’evento che ha ha visto protagonista Alessandro Haber rientra nella stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia” organizzata dall’Associazione Beethoven Acam.
Una stagione concertistica che colma il vuoto culturale che si registra in città e che tutti chiedono a gran voce venga colmato.
Peccato però che, come sottolineato dallo stesso Haber, sempre troppo pochi seguono questo tipo di iniziative, soprattutto quando viene data di seguire l’intero cartellone a prezzi veramente irrisori.
Affluenza a parte il prossimo appuntamento è con Gene Gnocchi che porterà in scena “Cose che mi sono capitate … Ancora” sempre al Teatro Apollo il 22 novembre.
