Capo Colonna scenario di una suggestiva e coinvolgente rievocazione storica. Un viaggio nella storia che ha posto in risalto la sacralità del santuario di Hera e il suo carattere internazionale, così come sottolineato nel suo intervento dal direttore del Parco e del Museo Archeologico di Capo Colonna Gregorio Aversa.
Una splendida rievocazione storica in un luogo rispettato da tutti così come insegna la storia attraverso il passaggio di figure mitologiche come Enea e Annibale.
Due momenti “Il Culto di Hera” ( processione e danze rituali) a cura del Teatro Danza Olimpia e “Le Krotoniadi” , a seguire con la Scuola Guardia Krotoniate di Antonio Parrotta e l’attore Francesco Pupa con “Sotto il cielo di Enea”, sotto la guida attenta dell’archeologa Chiara Capparelli.
Un vero e proprio tuffo nel passato, un evento unico teso a promuovere e valorizzare un luogo ricco di storia. Un progetto che fa parte di “La rotta di Enea” che mette in rete i luoghi percorsi da Enea nel suo viaggio da Troia a Roma, coinvolgendo città e luoghi non solo italiani ma anche di Turchia, Grecia e Albania.
Un carattere internazionale molto importante che va portato avanti e fatto fruttare così come sostenuto dal Direttore Aversa. “Non spetta solo agli enti dar vita a momenti come questo ma anche i singoli cittadini sono tenuti ad impegnarsi al rispetto del bello e del patrimonio nell’interesse collettivo. Le persone – ha proseguito Aversa passano, su questa terra siamo temporanei e tutta questa bellezza che ci circonda rimane e non è giusto distruggerla, rovinarla perché viene trasmessa a coloro che verranno dopo di noi. Questo, ha concluso Aversa, è l’unico vero petrolio che noi abbiamo”.
Ad assistere all’evento, inserito nelle Giornate Archeologiche 2022, un folto pubblico composto da crotonesi e turisti, tutti increduli ed estasiati per la bellezza dello spettacolo offerto.
“Molto c’è ancora da raccontare, da far conoscere e conoscere”, ha evidenziato l’attore Francesco Pupa. “È da qui che parte il turismo culturale, dalla nostra storia. Non abbiamo niente da attingere da fuori”