“Un magma veramente indigesto una ottima richiesta di misura cautelare che ancor meglio la dottoressa Romina Rizzo ha saputo rendere nell’ordinanza che ci ha dato e che mostra come questa terra abbia un deficit di legalità gravissimo anche in quei gruppi di professionisti che dovrebbero stare dalla parte della legalità”.
Lo ha detto il Procuratore di Crotone, Giuseppe Capoccia nella conferenza stampa seguita all’operazione Ikaros, svoltasi, questa mattina, alla Questura di Crotone e che ha portato all’esecuzione di 24 misure cautelari per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Nell’inchiesta, portata a termine dalla Sezione “Due” della Squadra Mobile di Crotone sono finiti alcuni cittadini stranieri e diversi professionisti finiti ai domiciliari.
“La legalità – ha aggiunto Capoccia – non è soltanto fiaccolate, sit in. Qui bisogna che ciascun gruppo che esprime legalità faccia una profonda riflessione. Questa operazione, comunque, dimostra che lo Stato ha gli anticorpi per reagire”.
“Il motore delle due associazioni – ha detto il sostituto procuratore Alessandro Rho – era il denaro. I numeri sono importanti. Si parla di diverse migliaia di euro a pratica. I capi di imputazione sono 209 e le persone indagate 90. In pratica queste due associazioni, che avevano dei punti in comune, fungevano da agenzie di servizi illeciti per creare documenti falsi atti per permettere di far ottenere i permessi di soggiorno e far restare in Italia persone che non ne avevano diritto”.