Smantellata un’associazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti e alle rapine, attiva sull’intero territorio nazionale. Sono tutt’ora in corso di esecuzione 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere in Lombardia, Calabria e Puglia.
L’operazione, iniziata all’alba, da parte degli uomini del Comando Provinciale di Pavia insieme al personale dello Scico – il Servizio Centrale Investigazione Criminalita’ Organizzata, ha portato anche al sequestro di beni mobili ed immobili per oltre 2 milioni di euro. Oltre 30 le perquisizioni.
Tra gli arrestati anche un uomo di Scandale (KR) R.L. 44 anni che ha rischiato di essere eliminato dalla banda di spacciatori milanesi a cui non aveva pagato una partita di hashish.
I reati contestati sono traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ricettazione, riciclaggio, detenzione di armi da guerra, tentata rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano hanno consentito il sequestro di oltre 2 tonnellate di stupefacenti. Avevano “una dotazione bellica pronta all’uso al fine di regolare i conti con creditori riottosi” i presunti componenti dell’associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di stupefacenti e alle rapine individuata dalla Procura di Milano. Lo scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di 24 indagati, tra Lombardia, Puglia e Calabria. Il pm Maurizio Ascione aveva chiesto l’arresto per 29 persone, tra le quali Vanessa Costantino, che viene accostata alla figura di ‘donna Imma’ della serie Gomorra. Per lei il gip Roberta Nunnari ha respinto la richiesta di arresto perche’, pur ritenendola “compiutamente inserita nelle attivita’ illecite del gruppo”, non ha ritenuto avesse preso parte a uno degli episodi piu’ gravi di compravendita di cocaina individuati dal pm. “Il gruppo – si legge nell’ordinanza – ha trovato il proprio snodo e centro logistico presso una carrozzeria di Bollate (…) sono stati per di piu’ predisposti una serie di allestimenti diretti a trasformare la base operativa in un vero e proprio bunker ove i soggetti all’interno, attraverso il controllo di un articolato apparato di videosorveglianza, potevano rilevare, con congruo anticipo, ogni presenza esterna non riconosciuta e predisporre, in tempo, attivita’ di contrapposizione”. Uno dei mercati a cui sarebbe stata destinata la droga era il quartiere di Quarto Oggiaro, alla periferia di Milano. “Significativo” viene definito dal gip un passaggio di un’intercettazione che viene riportata nel provvedimento: “Quarto Oggiaro e’ divisa a meta’. Di la’ ci sono loro…e di qua ci siamo noi e nessuno dalla parte di qua la tocca….Ragazzi, noi siamo dei mafiosi!”.

VIDEO | Operazione “Fumo & Piombo”: smantellato traffico internazionale di stupefacenti, arresti nel crotonese

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