Un centinaio di persone ha partecipato, nella serata di ieri alla fiaccolata silenziosa organizzata di Katia Villirillo, madre di Giuseppe Parretta, il 18enne ucciso il 13 gennaio scorso da Salvatore Gerace.
Una fiaccolata, che Katia ha voluto fortemente, per condividere con la città e quanti le sono stati vicino le ansie in vista dell’avvio del processo a carico del 57enne che gli ha tolto la vita.
La fiaccolata è partita da Corso Mazzini, nei pressi del Palazzo di Giustizia di Crotone, ha attraversato via vittorio Veneto, Piazza Pitagora, via Messinetti fino a giungere in Piazza Duomo dove sono stati proiettati alcuni video e raccolte le firme per la petizione precettistica relativa alla proposta di legge di iniziativa popolare “NO al rito abbreviato ed alle misure alternative alla detenzione nei casi di omicidio e tentato omicidio, femminicidio, omicidio di identità e omicidio stradale” voluta dall’associazione “Libere Donne” presieduta da Katia Villirillo.
Deluso dalla scarsa presenza di “amministratori e associazioni” Arturo Bova, presidente della Commissione speciale contro la ‘ndrangheta che ha ribadito l’importanza di scendere in piazza, a testa alta per rivendicare il diritto alla libertà e di esprimere ferma condanna verso le associazioni criminali e ‘ndranghetiste.
All’evento, hanno preso parte familiari e amici di Giuseppe, il consigliere comunale Ilario Sorgiovanni, Giancarlo Cerrelli segretario provinciale della Lega Salvini premier, i componenti dell’Associazione Nicol Ferrari.
“La manifestazione di questa sera – ha sottolineato nel suo intervento Don Serafino Parise, parroco del Duomo – che occorre un cambiamento radicale di mentalità e poi dello stile di vita dobbiamo costruirlo, anche noi. Dobbiamo, noi stessi, poter suggerire agli altri, come? Noi facciamo le nostre scelte, noi assumiamoci le nostre responsabilità, nel nostro modo di essere. E questo fa storia, perché le idee forti sembrano arrancare ma certamente vincono sempre. Le idee forti, come la richiesta di giustizia, e l’appello alla conversione che stiamo facendo, sono quelle che dobbiamo continuare a contare. Questa sera, quest’appello, nelle nostre responsabilità”
Una fiaccolata, organizzata alla vigilia del processo, che ha fatto registrare l’assenza degli amministratori comunali, nonostante il comune di Crotone abbia deciso, con un’apposita delibera, di costituirsi parte civile nel processo per l’omicidio del diciottenne.
“La città di Crotone deve ritrovare la sua dignità” ha concluso Katia Villirillo, che chiudendo l’evento ha avuto parole molto dure verso il mondo politico locale, colpevole a suo dire di aver sfruttato la città e i suoi cittadini ponendo tutto e tutti in uno stato di apatia”.

VIDEO | Crotone, Una fiaccolata per Giuseppe Parretta, la madre: “chiedo giustizia per mio figlio”

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