Celebrato in Piazza Umberto I questa mattina il 74° anniversario della Liberazione dell’Italia.
Alla presenza del prefetto di Crotone Fernando Guida, del vicesindaco Benedetto Proto e di autorità militari e civili la cerimonia si è aperta con lo schieramento del reparto di formazione, l’afflusso dei Labari, Stendardi e Gonfaloni delle rappresentanze.
Dopo la resa degli onori al prefetto, l’alzabandiera e l’inno d’Italia.
È seguito poi l’omaggio ai caduti e la deposizione di una corona d’alloro.
Intenso e molto significativo il messaggio del Prefetto Fernando Guida che vi proponiamo integralmente:
“Ogni anno si celebra questa ricorrenza per ricordare il giorno in cui è nata l’Italia moderna, libera, più democratica, più giusta. Il giorno in cui hanno vinto i valori fondanti della convivenza, suggellati nel testo della nostra Costituzione. Ricordiamo per imparare dal passato, per capire il presente e affrontare il futuro.
Celebrare il 25 aprile – ha sostenuto il Prefetto di Crotone – è anzitutto un dovere per mantenere ben saldo il significato della vittoria, dei valori della Resistenza, dei valori di libertà, di uguaglianza e di solidarietà su tutti i disvalori”. Così, nel suo discorso, il prefetto di Crotone, Fernando Guida nel corso delle celebrazioni del 25 aprile che come ogni anno si svolgono in Piazza Umberto I.
“La libertà- ha proseguito Guida – va apprezzata giorno per giorno, ha bisogno di essere continuamente alimentata. È per questo che è necessario tener viva la luce del 25 Aprile, per non far sbiadire quei valori e per non far mancare mai l’aria della libertà. Continuare a ricordare, non dimenticare è un impegno che rivolgiamo anzitutto ai giovani, ai cittadini del futuro. È un dovere che abbiamo, nei confronti di chi, tanti anni fa, a costo di estremi sacrifici ci ha liberato dall’oppressione nazi-fascista e ci ha consegnato un Italia libera, democratica e unita. Dobbiamo fare in modo che quelle speranze non vengano deluse, che quelle conquiste non vengano compromesse e soprattutto, che i valori e i diritti della Costituzione non vengano sviliti. La democrazia, ottenuta con enormi sacrifici, va tutelata dalle continue e quotidiane minacce, che purtroppo sono ancora troppo frequenti, sia in ambito nazionale che internazionale e non mi riferisco solo agli attentati alla libertà che sono perpetrati in nome di un ideale religioso, politico o economico ma anche ai sempre più rilevanti episodi di razzismo, a quelli di violenza, nei confronti delle donne, a quelli riconducibili ad attività illecite della criminalità organizzata. Per essere solido, un sistema democratico deve saper dare risposte alle esigenze della popolazione il che significa anche, nell’Italia di oggi, dare lavoro ai giovani, aiutare i pensionati, sostenere gli artigiani e i piccoli imprenditori che sono piegati dalla crisi economica. È necessario – ha detto ancora il Prefetto Guida – ridurre le diseguaglianze e rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della persona. A noi, spetta onorare il dovere della memoria e dell’impegno, per fare dell’Italia un Paese sempre più democratico e più giusto. Lo straordinario rilievo della nostra Costituzione sta nel fatto di fondare ogni articolo sulla persona umana e sulla sua dignità, dove la risoluzione dei bisogni primari come il lavoro, la scuola e la salute sono al centro del progetto costituzionale. Eppure, ha proseguito il Prefetto Guida – troppo spesso diamo per scontate la libertà e la democrazia per garantire le quali tantissimi italiani hanno donato la loro vita. Alla Resistenza hanno contribuito moltissimi uomini e donne, giovanissimi, con storie diverse e con diverse sfaccettature ma tutti animati da un insopprimibile anelito di libertà e di unità. L’insegnamento più prezioso è proprio quello di lottare sempre per il nostro futuro, di non rassegnarsi di fronte alle ingiustizie, di impegnarci in prima persona nella costruzione di una società migliore e di una Patri migliore. Allora, per chi lottò il sacrificio fu spesso la vita, per noi, oggi, vuol dire l’impegno quotidiano per creare un futuro migliore per i nostri figli e per attuare compiutamente la nostra Costituzione. Attorno al 25 Aprile, tutti gli italiani devono sapersi unire superando le ideologie e le divisioni. Questa è una festa di identità, di Unità Nazionale di libertà e di democrazia. Il 25 Aprile deve unire e non dividere e ricordarci sempre che uomini e donne di tutte le età e di tante fedi politiche sono morti allora per garantirci i diritti democratici che troppo spesso diamo per scontati. W l’Italia unita, W la democrazia, W il 25 Aprile”.

VIDEO | Crotone, Prefetto Fernando Guida: “Il 25 aprile deve unire e non dividere”

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