Il numero dei conflitti nel mondo è in aumento: dal 2011 al 2014 sono cresciuti del +9,3 per cento. Se nel 2011 se ne contavano 388, nel 2014 sono saliti a 424. Lo rileva la Caritas Italiana nel ‘V Rapporto sui conflitti dimenticati’, realizzato in collaborazione con Famiglia Cristiana e Il Regno (edizioni Il Mulino) e presentato a Expo. Le guerre di massima intensità nel mondo, sottolinea la Caritas, sono tutte di carattere intrastatale, cioè si svolgono all’interno di un solo Stato: nel 2014 le crisi violente di questo tipo sono state 166, le guerre 21. Nella quinta edizione il rapporto, che ha come titolo ‘Cibo di guerra’, si sofferma sul rapporto tra cibo e conflitti. “Povertà assoluta, recessione economica, diseguaglianza, dipendenza da poche materie prime sono il mix letale che in uno Stato può portare a confitti e guerre”, ha spiegato il vicedirettore Caritas Italiana, responsabile dell’area internazionale, Paolo Beccegato, che ha curato il rapporto.

V Rapporto sui conflitti dimenticati

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