I Vicariati Foranei di BelCastro e Isola Capo Rizzuto ha organizzato, nel pomeriggio di oggi, una Via Crucis in memoria dei migranti vittime del naufragio avvenuto domenica scorsa. Alla cerimonia hanno partecipato alcuni sindaci della zona e tre Vescovi, tra cui il vescovo di Crotone, Angelo Raffaele Panzetta, e i presuli di Cosenza e Lamezia Terme, Giovanni Cecchinato e Serafino Parisi.
Durante la Via Crucis sono state lette preghiere incentrate sulle vittime e sulla necessità di evitare che in futuro possano ripetersi tragedie simili. In una delle preghiere è stato detto: “Signore Gesù, è facile portare il crocifisso al collo o appenderlo come ornamento sulle pareti delle nostre belle cattedrali o delle nostre case. Ma non è altrettanto facile incontrare e riconoscere i nuovi crocifissi di oggi: i senza fissa dimora, i giovani senza speranza, senza lavoro e senza prospettive, gli immigrati costretti a fare viaggi inauditi e a vivere nella precarietà ai margini della nostra società, dopo avere affrontato sofferenze inenarrabili”.
Le preghiere hanno ricordato “i naufraghi morti, i dispersi ma anche i sopravvissuti del naufragio. Tutti vittime – è stato detto – delle nostre chiusure, dei poteri e delle legislazioni, della cecità e dell’egoismo, ma soprattutto del nostro cuore indurito dall’indifferenza. Una malattia di cui anche noi cristiani soffriamo”.
La partecipazione dei sindaci e dei Vescovi alla cerimonia testimonia l’importanza che le autorità locali e la Chiesa attribuiscono a questa tragedia e la loro vicinanza alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti del naufragio. La Via Crucis è stata anche un momento di riflessione su come la società può e deve fare di più per evitare che tragedie simili accadano in futuro.
Al momento di preghiera ha preso parte anche l’imam della moschea di Cutro, Mustafa Achik. La croce, a conclusione del rito, sarà donata alla parrocchia di Steccato di Cutro.