L’intensificazione dei servizi di vigilanza predisposti dalla Capitaneria di porto di Crotone, soprattutto nel perimetro dell’Area Marina protetta Capo Rizzuto, ha condotto, nella mattinata odierna, ad un sequestro di una porzione di area, di circa 400 mq., ricadente nel Parco archeologico della Riserva marina zona “A”.Il sequestro è stato effettuato da militari della Capitaneria di porto di Crotone e rientra nelle attività finalizzate a prevenire e reprimere il deturpamento ambientale in un’area sottoposta a tutela.Il vincolo posto, riguardante un’area ricadente a terra, è scaturito a seguito del rinvenimento di rifiuti speciali di varia natura, comprese lastre di eternit contenente amianto pericoloso per la salute pubblica, oggetto di discarica da parte di ignoti.I reati contestati sono Art. 674, 734 C.P. 256 comma 3 del D. Lgs 152/2006, art. 19 comma 3° lettera b del Decreto Legislativo 394/91 e Decreto Ministeriale 07.11.1981.La stessa Capitaneria di porto procederà a compulsare gli Enti competenti per territorio, quali il Comune, la Soprintendenza dei Beni Archeologici e l’Ente gestore dell’Area Marina Protetta, al fine di attivarsi, mediante l’intervento di ditte autorizzate al trattamento e al prelievo del materiale ed in ossequio al disposto dell’art. 192 del Decreto Legislativo 152/06, per il ripristino dello stato dei luoghi.

Sequestrata nel parco archeologico della Riserva Marina un area deturpata
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