I Finanzieri del Gruppo di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi a seguito di una complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, innescata e sviluppata nell’ambito dell’azione di contrasto della Guardia di Finanza ai fenomeni delle frodi a danno del bilancio pubblico. In particolare, l’indagine ha tratto origine da accertamenti disposti ed eseguiti nei confronti di una società operante nella Piana di Gioia Tauro, a suo tempo destinataria di finanziamenti pubblici a carico dei fondi strutturali, previsti dal “PIA Innovazione” (strumento agevolativo per le imprese inserito nel Programma Operativo Nazionale), percepiti per la realizzazione di un programma di sviluppo precompetitivo e conseguente industrializzazione dei risultati, ex lege 488/1992. Le attività ispettive hanno consentito invece di acclarare un sofisticato sistema di frode – perpetrato anche avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti, servite per documentare false spese di programma ammesse a finanziamento – attraverso il quale è stato indotto in errore il Ministero dello Sviluppo Economico, determinandolo ad erogare alla società finanziamenti, ritenuti indebitamente percepiti, per un ammontare complessivo superiore a quattro milioni di euro. All’esito delle operazioni esecutive del provvedimento cautelare disposto dall’A.G. procedente, i Finanzieri hanno individuato e sottoposto al vincolo del sequestro preventivo provviste finanziarie per un ammontare pari a complessivi € 1.448.000,00. La Guardia di Finanza è fortemente impegnata nella lotta alle frodi ed agli sprechi di denaro pubblico, poiché l’indebito utilizzo di tali risorse, destinate invece al sostegno del sistema economico del Paese, ostacola la crescita produttiva ed occupazionale. Il corretto utilizzo delle risorse pubbliche genera invece opportunità di investimento per il tessuto imprenditoriale privato e, con queste, ritorni occupazionali, maggiori entrate fiscali e ridistribuzione di ricchezza a beneficio dell’intera collettività.

Scoperto dalla Guardia di Finanza sofisticato sistema di frode, percepiti indebitamente 4 milioni di euro
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