Proteggere i motociclisti italiani monitorandone gli stili di guida, evidenziando gli errori più comuni, fornendo una testimonianza inattaccabile in caso di incidente stradale e introducendo anche nelle moto sistemi simili a quelli delle scatole nere delle automobili. Sono questi gli obiettivi del progetto presentato oggi a Misano Adriatico dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, realizzato in collaborazione con OctoCam (partecipata di Octo Telematics). L’iniziativa prevede l’installazione gratuita, su un parco selezionato di mezzi, dell’Octo Rider 2V, apparato satellitare che può essere montato sulle moto e che è equipaggiato con un sistema di registrazione video in grado di rilevare tutto ciò che accade durante la guida. Il progetto non ha precedenti in Italia e coinvolgerà alcune centinaia di motociclisti in varie zone selezionati soprattutto tra coloro che percorrono lunghi chilometraggi durante l’anno sia su strade urbane che extraurbane. Nel corso del periodo di sperimentazione i video, forniti in forma anonima, verranno analizzati dalla Fondazione Ania che realizzerà a fine didattico informativo dei video tutorial nei quali verranno mostrati gli errori più comuni o quelli che causano più incidenti e le manovre corrette da eseguire quando si guida. Il sistema utilizzato, inoltre, aumenterà anche il livello di sicurezza e di tutela dei motociclisti, grazie alla possibilità di dimostrare in modo chiaro, in caso di incidente, le proprie ragioni e responsabilità. Il dispositivo è, infatti, abilitato alla registrazione automatica di dati e immagini. Il progetto realizzato dalla Fondazione ANIA consentirà anche di testare l’efficacia di sistemi telematici innovativi ed evoluti, introducendo anche nel mondo delle due ruote le scatole nere già da tempo in uso sulle auto. “L’Italia è il paese europeo dove si registra il maggior numero di morti sulle due ruote a motore – spiega il segretario della Fondazione Ania, Umberto Guidoni – con un totale di 849 vittime nel solo 2013, pari al 25% del totale dei morti sulle strade italiane. Anche se la situazione è migliorata nell’ultimo decennio, visto che nel 2003 si registravano 1.555 morti sulle due ruote a motore, non dobbiamo abbassare la guardia”.

Scatole nere anche sulle moto

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