Il grave stato in cui versa la strada provinciale che dalla città di Cutro porta sulla SS 106 quasi non fa piùE’ una strada talmente piena di buche e crepe da evocare, immediata, l’immagine di un percorso di guerra, l’abbinata è pericolosa, per non dire devastante, ma tristemente corrispondente alla realtà, ogni viaggio per il trasporto di merci o di persone si trasforma infatti in un’ansiogena odissea i cui bilanci si possono trarre solo a valle, quando la SS 106, più sana, mette fine alla giostra.E’ una strada colabrodo,-scrive il presidente di Confcommercio Cutro Giuseppe Scandale _le scene che si presentano ogni giorno sono di automobilisti e camionisti che si sfiorano paurosamente “zig-zagando” da destra a sinistra della carreggiata per evitarne almeno qualcuna, ma il compito risulta arduo per molti, i “crateri” infatti sono dappertutto ed ecco quindi che le povere vittime si accostano per valutare i danni alle loro auto, cambiare le gomme imprecando o aspettando qualcuno che venga a dar loro una mano.Qualche settimana fa – prosegue Scandale – ho personalmente offerto un passaggio a una coppia di anziani, era domenica e pioveva a dirotto, si stavano recando a Steccato di Cutro ma una gomma è scoppiata incappando in una voragine, l’impatto è stato talmente violento che ai poveri malcapitati si è aperto l’airbag rimanendo praticamente prigionieri nella loro auto. Mentre li accompagnavo chiesi a queste persone che cosa pensassero dello stato in cui versa quella strada e mi risposero “ormai ci siamo arresi, con chi te la vuoi prendere più?”, la sfiducia era evidente, consideravano quella strada, e probabilmente più in generale l’assenza delle istituzioni, un “dato di fatto” immutabile. Le persone attendono sempre con fiducia, ma la fiducia è un bene prezioso che se non alimentato è facilmente deperibile. La domanda che mi pongo a questo punto è la seguente: come possono le istituzioni,nell’ambito delle precipue competenze e responsabilità, essere così assenti … serve una vittima forse? . Ha il sapore di una beffa il cartello posto in questi giorni, all’imbocco della strada lato SS 106, che impone un limite di 30 km orari, un pò perché a soli 5 metri più avanti ne troviamo un altro indicante i 50 km è un pò perché sembra l’oculista che invece di curarti gli occhi ti da un bastone. Sono curioso di sapere come si può minimamente pensare ad uno sviluppo economico di questo territorio se queste sono le infrastrutture viarie. Vorrei tanto che la politica, almeno una volta, riuscisse a dare una risposta concreta.

Scandale: le buche della SP63 che porta a Cutro non fanno più notizia
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