Di seguito, pubblichiamo l’appello inviato alla nostra redazione dal signor Franco Carluccio, residente nel Cirotano. Nella lettera e sottolineata l’urgente necessità di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) nel territorio. Carluccio esprime le sfide che molte famiglie affrontano nell’assistere i propri cari anziani e l’appello alla politica locale e regionale per fornire una soluzione concreta a questa crescente richiesta.
“Sono purtroppo tante le famiglie che oggigiorno nel territorio del Cirotano si ritrovano a gestire da sole un familiare anziano, non autosufficiente e ancor peggio affetto da malattie degenerative croniche. E’ assordante la loro richiesta d’aiuto e la soluzione è semplice, il nostro territorio ha bisogno di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), una struttura accreditata dalla Regione Calabria che fornisca assistenza extra ospedaliera, servizi riabilitativi, necessari anche a prevenire e curare le malattie croniche e le loro eventuali riacutizzazioni. Un aiuto che verrebbe incontro non solo al malato bisognoso ma anche ai familiari che lo assistono a casa.
Sono loro che gestiscono quotidianamente un carico assistenziale spesso difficile da sostenere che si divide tra attività domestiche, gestione del percorso sanitario, delle medicine, dei bisogni primari dell’anziano (vestizione, igiene personale, alimentazione, aiuto nei movimenti, ecc…). Un carico enorme, dunque, che si ripercuote fortemente sulla vita di chi gli sta vicino.
E il carico non è solo fisico ma soprattutto emotivo. Questo perché si perde inevitabilmente il proprio ruolo di figlio, nipote o compagno e si diventa badanti e purtroppo spesso “genitori”. Chi assiste non ha gli strumenti professionali per farlo ed è oltremodo schiacciato dalle responsabilità incombenti e dal dolore di presenziare al declino del proprio caro.
La situazione peggiora quando il familiare che presta assistenza non è il caregiver diretto, perché lavora oppure abita lontano e così si affida a una badante e a un’altra ancora e si trova comunque travolto da un carico organizzativo enorme: deve gestire l’assistente domiciliare, organizzare gli eventuali turni fra più badanti, coprire le assenze, seguire le visite con aggiunta la logorante distanza.
Chi assiste ha quindi bisogno di un supporto nella gestione del proprio familiare ed è forte la necessità che sia presente sul nostro territorio, nel cirotano, vicino ai tanti figli, nipoti, compagni che non sarebbero più così costretti ad operare da soli o a scegliere eventualmente una RSA lontana chilometri che li porta a vedere i propri cari non così spesso come si vorrebbe.
Chi decide di chiedere supporto, lo fa perché ha la consapevolezza che il proprio familiare assistito starà bene e sa che è una scelta che migliorerà in primis la sua qualità di vita, perché sarà accudito, stimolato, curato e supportato da professionisti che operano nelle RSA attraverso Piani Assistenziali Individualizzati ed avrà sempre costante e vicino l’affetto dei suoi cari.
La politica locale e Regionale deve quindi far fronte a ormai l’elevata richiesta del territorio cirotano, dando una risposta immediata e concreta, con l’accreditamento presso il sistema sanitario di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), considerato anche il fatto che gli ospedali pubblici locali non sono in grado di assicurare misure sufficienti per un’adeguata ospitalità della popolazione anziana bisognosa di cure, soprattutto se affetta da malattie degenerative croniche”.