Una ventina di persone ha occupato, a Catanzaro, l’ufficio del commissario alla sanità Massimo Scura per protestare contro la mancata autorizzazione al Marrelli hospital di Crotone. Il gruppo fa parte di quasi mille manifestanti arrivati nel capoluogo da Crotone a bordo di 15 bus insieme ad altre persone giunte un auto da diverse parti della Calabria. I manifestanti hanno anche occupato la strada provocando il blocco del traffico. Dopo un incontro con Massimo Scura – che ha ribadito l’impossibilità di firmare l’autorizzazione – un gruppo composto anche da rappresentanti politici del crotonese tra cui il consigliere regionale Flora Sculco e i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, sta stazionando al primo piano del dipartimento sanità. Tra loro anche Massimo Marrelli proprietario del gruppo ed i componenti del Comitato Marrelli hospital che si sono incatenati alla porta dell’ufficio di Scura. Il Commissario, nel corso dell’incontro, ha spiegato che “il decreto di autorizzazione non si può firmare anche perché non ci sono posti previsti nella rete ospedaliera. Tuttavia stiamo lavorando ad una proposta di legge regionale per permettere all’Ente di autorizzare i privati anche se non ci sono posti letto disponibili nella rete ospedaliera. Si tratterà solo di autorizzazione e non di accreditamento. Faccio il tifo per il Marrelli hospital”. Una soluzione bocciata da Marrelli, secondo il quale “si tratta di una idea fallimentare perché non c’è visione”.”Scura ed Urbani devono andarsene. Il tempo dei Viceré è passato. Oggi Scura ha recitato la parte impostagli da Roma. In Calabria c’è una questione enorme di autonomia politica ed istituzionale compressa, anche quando si è di fronte a scelte che possiedono ogni crisma di legalità e di trasparenza amministrativa”. Lo ha sostenuto la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco, oggi a Catanzaro con i dipendenti del “Marrelli Hospital”. “La Calabria – ha aggiunto – ha urgenza di recuperare capacità di scelta, dignità politica e coesione interna per evitare che le nostre intelligenze, le nostre iniziative ed i nostri punti di forza siano sottovalutati da soggetti spediti da Roma che, invece di comportarsi da manager, si trincerano dietro visioni ragionieristiche”. “Non accetto – ha detto ancora Sculco – l’ostilità e l’inamovibilità di Scura rispetto a richieste legittime: il territorio di Crotone subisce da tempo lo scippo di molteplici servizi sanitari. La situazione della sanità crotonese si presenta ancora più grave rispetto all’intera Calabria. Constatiamo più che altrove il progressivo smantellamento ed impoverimento dei servizi e delle strutture sanitarie. Da una parte, si vorrebbe, com’è emerso in questi giorni, dismettere pezzi importanti e di qualità della sanità pubblica crotonese, come l’oncologia e il reparto di neonatologia e, dall’altra, addirittura, dislocare altrove. Nel contempo, si negano, ancora ad oggi, gli interventi essenziali nel pronto soccorso e nel reparto di cardiologia, ignorando persino che Crotone sopporta un carico supplementare ed enorme di migliaia di migranti che richiedono una più adeguata assistenza medica e sanitaria. E poi, incredibilmente, s’impatta nella questione Marrelli, cui si nega l’autorizzazione all’esercizio dell’attività. Eppure ha completato l’iter autorizzativo, ma attende da 18 mesi la definitiva approvazione all’apertura. La struttura ha fatto tutto ciò che era necessario fare, in termini di accertamenti e di condivisioni, in sede territoriale, da parte degli organi e delle strutture competenti, Comune, Asp e quant’altro, e tutto si è concluso positivamente”. “È vero – ha concluso la consigliera regionale – il commissario è stato nominato da Roma, come ha ribadito lui stesso nell’incontro, ma la Calabria non appartiene a Roma ed ha una sua identità politico-amministrativa scelta dai calabresi col voto. Il nostro destino, specialmente quello di famiglie intere e soprattutto in materie delicate come la sanità, non può essere lasciato nelle mani di chi risponde solo a chi lo ha nominato e pensa di potersene infischiare degli interessi della Calabria e dei calabresi. Se la politica non riesce a farsi sentire, allora è bene che scendano in campo i cittadini”.

Protesta il Comitato Pro Marrelli Hospital

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