Mercoledi, 4 maggio, a Cutro, si è svolto presso la chiesa matrice della ss.ma Annunziata il concerto “Preghiera in canto” del Coro Polifonico “In Domino”- Città di Cutro, diretto dalla maestra Bianca Sarcone. L’ispirazione del concerto è stata riassunta nel motto di sant’Agostino “Canti la voce, canti il cuore, canti la vita, cantino i fatti”. Ad accompagnare il coro con cura professionalità e perizia v’erano i musicisti: il maestro Salvatore Mendicino al pianoforte, il maestro Fedele Pingitore alla batteria e alle percussioni, nonché Salvatore Vasapollo e Vladimiro Bevilacqua. Il concerto era presentato dal professor Alberto Fabiani e si avvaleva dell’assistenza tecnica per la parte fotografica e dei fari luce del fotografo Salvatore Messina. L’esibizione è iniziata alle 21 e ha visto il Coro Polifonico “In Domino” cimentarsi in brani di notevole pregio, come: Celebra il Signore terra tutta, Il canto del mare, Panicus Angelicus, I will follow him, l’Ave Maria di De Marzi, Padre Nostro tu che stai, Lode all’Altissimo e la notissima Salve Regina, brano finale del famosissimo film Sister Act. Bianca Sarcone ha eseguito da solista i brani: Se la gente usasse il cuore e U Signuri i Cutru, il cui testo venne scritto dal compianto Padre Pacifico Zaccaro. La stessa Bianca Sarcone ha poi eseguito il vocalizzo di introduzione dei momenti di declamazione delle poesie, dei poeti Angela Caccia e Giuseppe Condello. La prima ha declamato i versi, davvero intensi e struggenti, della poesia “Gli occhi negli occhi, mentre Giuseppe Condello ha declamato i versi “Del nostro tempo del mondo d’oggi”.
Una serata, come ha precisato Alberto Fabiani, all’insegna dei valori della fede, del canto e della vita. Giusto quanto il presentatore ha affermato: “La musica trasforma in poesia anche la vita più dura e il coro polifonico in un momento in cui si parla di covid e guerra, con il suo concerto a tutti i presenti ha voluto regalare un momento di spensieratezza”.
I membri del Coro Polifonico “In Domino-Città di Cutro” è una bella realtà ed è sotto la direzione artistica di Bianca Sarcone e si compone di 22 elementi, si tratta di una formazione mista a carattere amatoriale, il repertorio spazia dal repertorio classico a quello moderno nei vari generi liturgico, sacro, profano, d’accademia. Si tratta di una notevole realtà socioculturale di Cutro ed esprime un forte senso di rinascita in un momento delicato e difficile per la comunità cutrese.