“Ma come è possibile che se qualche anno fa la Calabria era già penalizzata per i trasporti treni e aerei e strade adesso i nostri comandanti e lei sa a chi mi riferisco sono riusciti ad affossare del tutto la nostra bellissima Regione?”. E’ l’interrogativo, contenuto nel messaggio che ha inviato alla nostra redazione Giuseppe Modiaca residente a Brenta in provincia di Varese , emigrato da moltissimi anni e come tutti coloro che vivono fuori dalla propria regione vive mille difficoltà a seguito dell’isolamento in cui é caduta.Unico mezzo di trasporto oggi è il pullman, un viaggio lunghissimo, interminabile e di conseguenza scomodo e penalizzante soprattutto per chi é in la negli anni.Tutto davvero vergognoso se si tiene conto che siamo allo scadere del 2016 e viviamo nel terzo millennio.La tecnologia ha fatto passi da gigante mentre da noi, in Calabria , in questa parte di Calabria il tempo sembra essersi fermato.In molti in vista delle festività natalizie rinunceranno a riabbracciare i propri cari, troppo dispendioso ma soprattutto molto faticoso.Dalle dodici alle quindici ore, un tempo spaventoso per chi lavora tutto l’anno lontano dai propri affetti e in occasione del Natale, festa in cui la famiglia, vorrebbe potersi sentire a casa.L’amara realtà getta tutti nello sconforto soprattutto guardando al mancato sviluppo di una terra che potrebbe vivere di turismo, della sua storia, della sua cultura, sostiene Giuseppe Modica nel suo messaggio.“Ora mi chiedo – scrive ancora Modica – è mai possibile che tutti vogliono male la nostra regione, io non ci credo,

Perché si continua a penalizzare la nostra terra? L’appello di un emigrato sul disagio legato ai trasporti
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