In un’ampia operazione condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, sotto la direzione della Direzione distrettuale antimafia guidata da Nicola Gratteri, sono stati eseguiti 52 provvedimenti cautelari contro altrettante persone in diverse regioni italiane. Di questi, 38 sono stati destinati alla custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 8 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
I reati contestati riguardano l’associazione per delinquere di tipo mafioso e l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, entrambe caratterizzate dalla disponibilità di armi. Inoltre, sono state contestate estorsione, rapina, ricettazione, riciclaggio ed intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dall’utilizzo di modalità mafiose.
L’operazione, denominata “Karpanthos”, ha coinvolto oltre 400 carabinieri. Le indagini sono iniziate nel 2015 in seguito all’omicidio del macellaio Francesco Rosso e hanno portato all’individuazione della cosca che controlla Petronà, i Carpino. Questi territori dell’Alto Ionio catanzarese, a lungo trascurati dalle investigazioni, nascondevano una presenza mafiosa significativa, con legami equiparabili a quelli dei De Stefano di Reggio Calabria e dei narcotrafficanti sudamericani.
Il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha evidenziato il controllo totale della cosca sui comuni della zona, mentre il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla ha sottolineato lo scambio elettorale politico-mafioso e l’influenza criminale nell’amministrazione comunale durante le elezioni del 2017.
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, Giuseppe Mazzullo, ha elogiato il coraggio dei militari che hanno operato in territori difficili e poco indagati in passato, subendo l’influenza delle cosche sia a Catanzaro che a Crotone. Il comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Catanzaro, Roberto Di Costanzo, ha sottolineato il ruolo cruciale delle indagini tradizionali, delle attività tecniche e degli informatori nella riuscita dell’operazione.