Indaga la polizia di stato sulla morte del 48enne Scida Pietro il cui corpo è stato ritrovato privo di vita e in una pozza di sangue nella sua abitazione, situata nel centro di Crotone, nella serata di mercoledì 12 agosto. A scoprire il cadavere dell’uomo i vigili del fuoco, allertati dalla sorella che non riusciva a mettersi in contatto con il fratello. Giunti sul posto gli uomini del comando provinciale dei vigili del fuoco si sono ritrovati davanti al corpo dell’uomo, riverso a terra in una pozza di sangue e con il volto coperto da uno strofinaccio. Nell’appartamento di via Ruffo si sono poi portati gli uomini della squadra mobile diretti dal Dott. Cucitti, il dirigente della Digos Claudio Spadaro, unitamente agli uomini della scientifica che hanno effettuato i rilievi del caso e avviato le indagini per far luce sulla morte dell’uomo. In un primo momento si era pensato ad una morte accidentale, solo successivamente a seguito dei rilievi effettuati dagli uomini della Polizia di Stato è stata avvalorata l’ipotesi dell’omicidio, per via delle ferite, provocate quasi certamente da un coltello presenti sul corpo della vittima. L’uomo che viveva di pensione era rientrato da poco a Crotone dopo aver vissuto in Germania fino ad un anno fa. Dopo aver apposto i sigilli all’appartamento dell’uomo sono iniziati gli interrogatori dei vicini e dalle prime testimonianze è emerso il carattere schivo della persona che aveva avuto gli ultimi contatti con la famiglia la sera di lunedì.

Omicidio in Via Ruffo a Crotone
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