L’associazione Noi Mamme e bebè dopo aver acceso i riflettori sulla Terapia intensiva neonatale oggi lancia un nuovo allarme e chiede che riguarda il punto nascita del San Giovanni di Dio.
Un grido di allarme quello di Noi Mamme e Bebè, si legge in una nota, a cui hanno risposto le istituzioni nelle proprie rappresentanze, l’interesse della consigliera regionale Sculco, la riunione in commissione comunale e l’impegno di interessamento da parte dell’assessore Cortese ma ad oggi nessuna proposta di soluzione è stata fornita ai medici del reparto di neonatologia.
“Crotone – – scrive “Noi Mamme e Bebè”– sta per perdere il punto nascita e se questo non fosse ancora chiaro ci penseremo noi a metterlo nero su bianco e a farlo risuonare nelle coscienze di tutti.
Cosa significa perdere il punto nascita? Significa che a Crotone i bambini non potranno più venire al mondo e le mamme in attesa saranno rimbalzate da un ospedale all’altro della regione oppure l’altra soluzione e’ che si torni alle levatrici e ai parti in casa!
L’associazione, che rappresenta più di 150 mamme socie e più di 3000 mamme che gravitano intorno ai canali social , sottolinea che non si rassegnerà mai. “Non abbiamo certamente competenze mediche ma abbiamo conoscenza della condizione in cui versa il reparto e nella quale i medici sono costretti a lavorare e in una situazione di tale emergenza sanitaria e sociale auspicavamo in una muscolare scelta di buon senso. Il nostro appello e’ rivolto a tutti i rappresentanti delle istituzioni affinché si facciano portavoce di un problema che riguarda l’intero territorio e che rischia di travolgere in maniera trasversale l’assetto sociale e sanitario nella sua interezza” .