Roccella Ionica (Reggio Calabria) – Non si fermano gli sbarchi di migranti in Calabria. Nel pomeriggio, un nuovo sbarco è avvenuto al porto di Roccella Ionica, il settimo negli ultimi 12 giorni. A seguito di una operazione di soccorso in mare da parte della Guardia di finanza, nella struttura portuale ionica sono giunti 52 profughi, in prevalenza di nazionalità irachena e iraniana. Tra loro anche tre donne e una mezza dozzina di minori non accompagnati. Con lo sbarco di oggi è salito a 20 il numero di arrivi di migranti nel solo tratto di costa della Locride nei primi cinque mesi del 2022: 19 a Roccella e uno a Siderno. I migranti, prima di sbarcare a Roccella, erano a bordo di una barca a vela localizzata a circa 20 miglia al largo di Capo Bruzzano dalle motovedette delle Fiamme Gialle. Dopo lo sbarco nel Porto di Roccella, tutti i profughi sono stati sottoposti al test del tampone molecolare da parte del personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Successivamente i migranti, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati momentaneamente sistemati nella tensostruttura realizzata nei mesi scorsi e gestita dai volontari della Croce Rossa e della Protezione civile.
Ritorno ai controlli a terra una volta svuotate le 2 in servizio
Stop alle navi quarantena per ospitare i migranti. Secondo quanto si apprende, sarebbe questo l’orientamento emerso nel Governo. Attualmente sono due le imbarcazioni che svolgono il servizio, entrambe in Sicilia, tra Lampedusa e Pozzallo: la Azzurra e la Aurelia. Una volta concluso il periodo di isolamento per le persone ora ospitate a bordo, l’esperienza dovrebbe così concludersi e le misure sanitarie per chi sbarca espletate direttamente a terra. Il ricorso alle navi era previsto nell’ambito dello stato di emergenza per il Covid, che si è concluso lo scorso 31 marzo ma ordinanze del ministero della Salute avevano prorogato fino al 31 maggio le prescrizioni per gli ingressi sul territorio nazionale. Non sarebbero previste nuove proroghe.