“Sono abituato” Risponde così, il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri a Giovanni Minoli alla domanda: ” Su questa operazione clamorosa, sono stato colpito dal silenzio assordante delle Istituzioni. Ma, é normale?”.
Il riferimento è all’Operazione “Stige” che ha portato in carcere, lo scorso 9 gennaio 170 persone,
per associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, autoriciclaggio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, intestazione fittizia di beni, procurata inosservanza di pena e illecita concorrenza con minaccia aggravata dal metodo mafioso.
Ancora una volta, come fa quotidianamente Gratteri sottolinea che c’è bisogno di coerenza se si vuole un vero cambiamento, nella politica, nelle istituzioni e nella società civile.
La coerenza è ciò che manca in Italia, la coerenza tra ciò che facciamo e ciò che diciamo, come ha sottolineato Gratteri nel faccia a faccia con Giovanni Minoli, “non c’è bisogno di protocolli antimafia ma di coerenza”.
Nicola Gratteri: “Non c’è bisogno di protocolli antimafia ma di coerenza”
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