“Esprimo solidarietà ai dottori Virgilio Pennisi ed Enzo Amodeo, aggrediti all’interno degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Si tratta di un fatto gravissimo che, da un lato, impone una riflessione su quanto sta accadendo nelle corsie ospedaliere e sui rapporti pazienti-medici e dall’altro segnala, ancora una volta purtroppo, l’urgenza di riattivare con immediatezza i posti fissi di polizia negli Ospedali della regione per garantire la sicurezza di tutti gli operatori sanitari”. Lo afferma, in una nota, il presidente del Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò. “In tal senso – prosegue – associandomi incondizionatamente a quanto asserito dall’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria, che denuncia una situazione ormai insostenibile, rivolgo una formale richiesta al commissario alla Sanità ing. Scura ed al presidente Oliverio, perché questi episodi non siano sottovalutati. Anzi siano colti per quel che sono. Ossia, una spia d’allarme che descrive una sanità al collasso, con organici sottodimensionati, carenze di personale medico e paramedico e chiusura di reparti. Tutti elementi che non facilitano, come logica conseguenza, quel clima di serenità che è imprescindibile per stabilire un’interlocuzione proficua tra pazienti e sanitari”.”Quello che è accaduto è un fatto grave, purtroppo non il primo episodio di violenza, per questo è necessario garantire maggiore sicurezza negli ospedali, i medici hanno il diritto di fare il proprio mestiere con la massima serenità”. Lo afferma in una nota il senatore Antonio Caridi, del gruppo Grandi Autonomie e Libertà in merito all’aggressione avvenuta all’interno degli Ospedali Riuniti che ha visto vittima due medici che erano in servizio. “Da troppo tempo – prosegue – esiste un clima di tensione dovuto ad alcune carenze strutturali e di personale del settore sanitario calabrese. Questo non giustifica affatto alcun atto di violenza ma dimostra come i medici debbano lavorare in un ambiente complicato. E’ necessario quindi non solo aumentare i controlli per la tutela degli operatori sanitari ma fare alcuni investimenti strategici che garantiscano ai medici e a tutto il personale ospedaliero di non dover compensare in qualunque modo le carenze che ci sono”.

Niccolò e Caridi su aggressione medici
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