“Che cos’è un ‘area di crisi? Per il Ministero dello Sviluppo Economico ha una definizione molto precisa: sono i territori dei Comuni ricadenti nelle aree di crisi, nelle aree industriali caratterizzate da crisi complesse o nelle aree di crisi industriale diverse da quelle complesse che presentano un impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati e sull’occupazione. Eppure nella lista dei comuni compresi nelle aree di crisi di cui alle Leggi 181 e 513 non compare alcun comune calabrese”. Lo afferma, in una nota, il deputato Sebastiano Barbanti. “La Regione – aggiunge – non ha mai segnalato alcun comune o area della Calabria soggetta a tali restrizioni, limitando, per non dire annullando di fatto, la capacita’ di accedere a cospicui capitali liquidi. Basti pensare ai contratti di sviluppo di Invitalia che avrebbero permesso il recupero e lo sviluppo di tali aree industriali disagiate. O basti pensare alle aree del Parco industriale di Rende o di quelli di Bisignano e Maierato. La Giunta regionale deve assolutamente procedere in tempi brevissimi ad inserire dette aree sensibili nelle liste del Mise. Con i colleghi di Alternativa Libera inseriremo, con appositi emendamenti, le aree di crisi calabresi che ci verranno segnalate, nel prossimo Dl sugli Enti locali”. “Probabilmente – conclude Barbanti – i padroni del vapore ci vogliono cosi, sottosviluppati e sottoindustrializzati e le nostre classi politiche, anche locali, si adeguano. Ma noi non ci stiamo”.

Nessuna area di crisi in Calabria
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