Corredi funerari scavati, probabilmente, in tombe nella zona di Ciro’: vasellame e bronzi dell’eta’ del ferro e ceramiche decorate di eta’ ellenistica. Tra i reperti diverse fibule da parata, orecchini, bracciali, ma anche armi e collane per bambine. E’ il “tesoro” rinvenuto dai carabinieri di Cirò Marina, durante un pattugliamento del territorio alla ricerca di armi, nascosto in una stalla. Il ritrovamento e la valenza dei reperti sono stati al centro di una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di oggi, presso il Comando Provinciale dell’Arma dei carabinieri di Crotone.
“Questo ritrovamento – ha detto il capitano Alessandro Epifanio, comandante dei carabinieri di Cirò Marina – fa capire l’interesse criminale sull’archeologia, chi li deteneva era raccoglitore di reperti che poi avrebbe messo in vendita. Il materiale archeologico non é stato trovato in modo fortuito ma proviene da scavi diversi. Non meraviglia neppure la presenza di eventuali falsi, come accade spesso nel mercato clandestino dell’arte”. Il proprietario dell’azienda agricola, un uomo di 68 anni é stato denunciato per riciclaggio ed appropriazione di beni dello Stato.
Alla conferenza stampa ha preso parte Maria Grazia Aisa – funzionaria della Soprintendenza archeologica responsabile dell’area di Ciro’ Marina .
L’esperta ha sottolineato che “non si tratta di reperti di grande pregio o valore, ma comunque di oggetti che, proprio perché spesso oggetto di mercato clandestino, non sono presenti in alcun museo della zona crotonese”.
I militari del nucleo operativo radiomobile, come sostenuto dal capitano Epifanio, al momento del ritrovamento stavano eseguendo un controllo in un’azienda agricola di località Punta Alice della quale e’ proprietario G.P., di 68 anni, commerciante del luogo, ritenuto legato ad ambienti criminali della cittadina. I reperti, in ottimo stato di conservazione e risalenti all’età del ferro e al periodo ellenistico, erano in un armadio della stalla. Da una prima analisi effettuata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali della Regione Calabria, è emerso che sono provenienti da più siti tombali dell’area cirotana. Occorrerà ora attendere i successivi accertamenti, che saranno eseguiti dalla Soprintendenza secondo le direttive dell’Autorità Giudiziaria, permetteranno di collocare con maggiore precisione l’età storica di ogni singolo reperto nonché quantificarne il valore di mercato.
Soprattutto verrà verificata l’autenticità di tutti i reperti. Nel corso della conferenza stampa, la funzionaria della Soprintendenza ha infatti sostenuto alcune perplessità sull’autenticità di alcuni reperti.

Monili in bronzo, gioielli e vasellame decorato, un piccolo tesoro archeologico scoperto dai carabinieri a Punta Alice (Cirò Marina- KR)
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