Minacce nei confronti del Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni, sono state intercettate, nel corso di un colloquio tra un detenuto e la moglie, dagli uomini della Guardia di Finanza nel carcere di Paola.
A confermarlo ci sono un audio e delle immagini che non lascerebbero dubbi all’intenzione di “ostacolare” il procuratore Bruni. Parole, ma anche gesti, appartenenti – da quanto si è appreso – ad un linguaggio non verbale estremamente chiaro, scambiato tra il detenuto e la moglie, che evidenzierebbero la volontà di mettere in atto ritorsioni nei confronti del procuratore.
L’uomo deve scontare sei anni di carcere perché coinvolto in una precedente indagine della Dda condotta sempre dal procuratore Bruni quando si occupava del territorio crotonese e inoltre è coinvolto nel procedimento scaturito dall’inchiesta “Tonno Rosso”, che qualche giorno fa, ha fatto registrare tre condanne e un rinvio a giudizio.
L’operazione “tonno Rosso” era scattata il 30 gennaio 2020 “portò alla scoperta di un’attività di disturbo e intimidazione, posta in essere a bordo di piccole imbarcazioni da diporto, finalizzata ad ottenere illecitamente – mediante minacce, anche con arma da fuoco (pistola) – una parte del pescato” nei confronti delle tonnare a largo di Luci e Cetraro.