Giornata dedicata all’inaugurazione del nuovo anno accademico all’Università della Calabria: in una mattinata, cupa e poco soleggiata, caratterizzata comunque da un clima disteso e poco incline alle polemiche, la Calabria ospita il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme al parterre delle migliori occasioni.Per l’occasione, massiccia la presenza delle Forze dell’ordine.Presenti all’evento, tra le altre autorità, il Ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli, il presidente della Commissione nazionale antimafia Rosy Bindi, il Ministro dell’Interno Marco Minniti, il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio e il sottosegretario Gentile.Dopo l’inno nazionale eseguito dal coro polifonico dell’Unical, il magnifico rettore Gino Mirocle Crisci ha tracciato la storia dell’ateneo supportato da un video illustrativo delle attività svolte dal campus Crischi ha illustrato tutte le attività che l’ateneo ha svolto negli ultimi anni, in particolar modo il Rettore ha illustrato l’area tecnica scientifica e sviluppato nuove proposte, sottolineando che occorre, allo stesso tempo un maggiore supporto per l’ateneo: secondo Crisci infatti “la competizione è giusta e regolare se si parte dalla stessa linea, noi partiamo 50 metri indietro”.Maggiormente critica invece la posizione del presidente del consiglio degli studenti Domenico Tulino, che ha parlato di “un modello che trae linfa dall’avidità e dai forti”, valutando l’ambito culturale come “pura logica della massimizzazione del profitto”. Critiche da parte di Tulino anche alla classe politica definita dal presidente del Consiglio degli studenti, inadeguata poiché rende i dibattiti sulla legge elettorale troppo pesanti, evitando di trattare altre problematiche quali il “Diritto allo Studio”, tematica particolarmente sentita dalla comunità studentesca dell’ateneo.Gli studenti, in generale, infatti si reputano molto preoccupati della situazione politica visto che l’università, “crocevia di culture, lingue e religioni diverse” si vede imporre “muri” da un populismo dilagante.E’ infatti la figura del ricercatore Basha Suaid, rappresentante degli studenti internazionali e originario di Aleppo, a commuovere tutta la sala, con la sua storia, fatta di viaggio, speranza, fuga dalla guerra, ricerca e sviluppo.Paola Dodaro, la rappresentante dei servizi tecnico-amministrativi, nel suo intervento ha posto la questione sull’incertezza e della sfiducia nel futuro, ponendo all’attenzione del presidente il blocco del turnover e il mancato rinnovo dei contratti di lavoro.La lectio magistralis, per l’occasione è stata affidata al prof. Nicola Leone, direttore del dipartimento di matematica e informatica che ha analizzando l’importanza e lo studio condotto nel corso degli anni sulla “Intelligenza artificiale”.Leone ha analizzato i profili di due esperti come Godel e Turing, e spiegato che “l’intelligenza artificiale non deve produrre distorsioni o mostri, ma deve aiutare l’uomo a dispiegare proficuamente le sue facoltà e capacità, coadiuvandolo, o anche sostituendo, per arrivare a un mondo migliore in cui ingiustizie e disuguaglianze siano quanto più possibile ridotte e, auspicabilmente eliminate”.E’ stata poi la volta del presidente Sergio Mattarella che ha elogiato la figura, scomparsa da dieci anni, del primo rettore dell’Unica, Beniamino Andreatta, alla quale è stata intitolata l’aula in cui si è svolta l’inaugurazione dell’Anno Accademico.Mattarella ha definito Andreatta un’innovatore e una persona lungimirante, in quanto è riuscito prima di tutti gli altri a valutare le potenzialità del territorio calabrese, pur provenendo da zone diverse e in considerazione della sua formazione professionale. Non è mancato da parte del Capo dello Stato l’incoraggiamento ai giovani presenti in sala, a loro Mattarella ha chiesto di credere nelle proprie possibilità, affermando come la cultura possa essere “catalizzatore e spinta”.A conclusione del suo breve intervento, l’augurio agli studenti e a tutto lo staff di un futuro brillante. Mattarella ha inoltre apprezzato quanto viene fatto dal tessuto sociale, economico e produttivo, essendo il nostro un territorio difficile, impegnativo, ma pieno di eccellenze.Davide Corigliano

Mattarella all’Unical: “Immaginare, progettare, costruire idee per le prossime generazioni”
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