E’ ancora allarme sicurezza nelle scuole italiane: 4 edifici su 10 hanno una manutenzione carente. Oltre 1 su 5 (21%) presenta lesioni strutturali e in quasi la metà dei casi (45%) gli interventi necessari richiesti non sono stati effettuati. Il 73% delle scuole si trova in zona a rischio sismico, il 14% a rischio idrogeologico. E’ quanto emerge dal “Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola” di Cittadinanzattiva, che ha monitorato 101 edifici in 13 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto). Il 15% delle aule – osserva Cittadinanzattiva – presenta distacchi di intonaco o segni di fatiscenza; nel 23% delle classi le finestre non sono integre. Alla richiesta di piccoli lavori di manutenzione, nel 12% dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto e nel 21% lo ha fatto con molto ritardo. Nella metà delle aule gli arredi non sono a norma, in circa una su 5 ci sono banchi o sedie sono rotti. I cortili sono presenti nell’87% delle scuole ma talvolta vengono usati come magazzino o come parcheggio (1 su 3). Il 42% dei bagni è sprovvisto di carta igienica, il 53% di sapone, il 77% di asciugamani e il 49% di scopini per il wc. Una scuola su 4 è priva di bagni per studenti con disabilità. Il 50% degli edifici su più piani dispone di un ascensore, che nel 12% dei casi non funziona. Per quanto riguarda la sicurezza interna, conclude Cittadinanzattiva, mancano scale di sicurezza nel 26% delle scuole, solo il 34% presenta vetrate a norma e le porte con apertura antipanico sono assenti nel 74% delle aule. In più di un edificio su 4, l’impianto elettrico è completamente o parzialmente inadeguato. Nell’ultimo anno sono accorsi 340 incidenti a studenti e personale ed il 44% degli istituti lascia i cancelli aperti durante le ore di lezione. Infine, poco più di una scuola su tre possiede il certificato di agibilità statica (38%), di agibilità igienico-sanitaria (35%) e di prevenzione incendi (32%).L’Anagrafe dell’edilizia scolastica “resta ancora un’opera non aggiornata e incompleta” e per quanto riguarda gli interventi avviati con l’iniziativa #scuolebelle, un dirigente su 3, pur ringraziando, non li aveva richiesti, mentre 7 su 10 avevano bisogno di interventi più urgenti per la loro scuola. Così Cittadinanzattiva, che oggi ha presentato il “Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola” e due indagini su #scuolebelle e “Occhio all’Anagrafe”. “L’Anagrafe dell’edilizia scolastica – osserva Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva – presenta dati, per una parte dei comuni e delle regioni, ancora approssimativi, non aggiornati, poco chiari. Chiediamo agli amministratori e ai dirigenti di comuni e regioni, soprattutto del Sud e delle Isole, di fare la loro parte sull’edilizia scolastica”. Considerato un campione di 98 scuole – riferisce Cittadinanzattiva – solo 34 trovano inseriti tutti i dati relativi allo stato di manutenzione nel portale dell’Anagrafe. Delle restanti 64 non è possibile avere un quadro chiaro: 2 non sono presenti, 2 non hanno l’icona edilizia, in 21 è presente l’icona ma non i dati interni, 39 presentano solo dati parziali. Le maggiori lacune si registrano per gli istituti di Campania, Sicilia, Lazio, Sardegna, Basilicata, Calabria. In generale, sottolinea l’associazione, “la voce edilizia del portale non è di facile lettura, non indica il numero totale di scuole presenti e non segnala a quando sono aggiornati i dati”. In più “tutte le informazioni sulle certificazioni saranno inserite a partire dal 31 gennaio 2016”. Per quanto riguarda invece l’iniziativa #scuolebelle, Cittadinanzattiva ha monitorato 80 scuole interessate dai finanziamenti: nell’80% dei casi si è intervenuti sul decoro, nel 25% sulla piccola manutenzione e nell’11% sull’abbellimento. La durata media è stata di 68 giorni, per un costo di 21mila euro a scuola. Sono stati impiegati lavoratori socialmente utili nel 68% dei casi e per quasi 1 dirigente scolastico su 5 gli operai, nonostante il loro impegno, non erano all’altezza delle mansioni assegnate. Gli studenti erano all’interno dell’edificio durante l’esecuzione dei lavori (42%). In due casi su tre, quel tipo di intervento era stato richiesto dal dirigente. Ma nel 72,5% dei casi i presidi avevano richiesto altri interventi ben più complessi e urgenti di manutenzione. “Pur apprezzando l’impegno dimostrato dal Governo sull’edilizia scolastica, chiediamo”, tra le altre cose, conclude Bizzarri, “di modificare ciò che si dimostri non efficace come gli interventi di ‘scuole belle'”.

Manutenzione carente nelle scuole
Articoli Correlati
Corsi di Pronto Soccorso nelle scuole
Nelle prossime settimane la Societa' Italiana Sistema 118 presenterà al Miur una proposta per tenere…
Crotone: Esercitazione di Protezione civile nelle scuole
Nella mattinata di oggi, si è svolta l'esercitazione di protezione civile di evacuazione, afferente a…
Crotone: Esercitazione di protezione civile nelle scuole
Nella mattinata di oggi, si è svolta l'esercitazione di protezione civile di evacuazione, afferente a…
Crotone: "A scuola da campioni", i calciatori del Crotone nelle scuole della città
Un programma di incontri nelle scuole cittadine per alimentare un maggiore spirito di integrazione sociale attraverso…
Crotone: Senza riscaldamento nelle scuole, protesta degli studenti
Circa duecento studenti hanno protestato stamane davanti alla sede della Provincia di Crotone per la…
Vandali nelle scuole di Strongoli Marina (KR), aperti tutti gli estintori
Scuole chiuse questa mattina a Strongoli Marina, lo rende noto il sindaco Michele Laurenzano. Un…
Controlli antidroga nelle scuole di Catanzaro, segnalato uno studente
Prosegue incessantemente l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Catanzaro nelle attività di informazione, prevenzione e…
Carabinieri nelle scuole di Caccuri per diffondere la cultura della legalità
Sono interessanti ed entusiasmano i ragazzi gli incontri con gli uomini delle Forze dell'ordine. Incontri…