L’ultimo numero della rivista Lavialibera, pubblicata da Libera e Gruppo Abele, getta luce su due aspetti cruciali dell’Italia contemporanea: l’infiltrazione della ‘ndrangheta nei traffici internazionali di droga e la crisi inarrestabile del sistema sanitario pubblico.
La ‘ndrangheta, una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo, ha ampliato le proprie attività ben oltre i confini della Calabria, diversificando gli investimenti e infiltrandosi nell’economia legale. L’ultimo numero della rivista offre una mappa aggiornata delle attività della ‘ndrangheta, evidenziando come l’organizzazione sia capace di sfruttare le opportunità globali del mercato della cocaina, mantenendo allo stesso tempo una forte radice territoriale. La ‘ndrangheta gestiva il narcotraffico internazionale utilizzando criptofonini e il sistema informale di trasferimento di denaro gestito dai cinesi, con contatti a Dubai. Il suo potere si estendeva dalla Calabria a paesi europei come Germania, Belgio e Portogallo.
Parallelamente, la crisi nel sistema sanitario pubblico italiano è descritta come un declino inarrestabile. Ospedali e pronto soccorso chiudono, gli investimenti scarseggiano, e la carenza di personale medico e infermieristico peggiora costantemente. Nel decennio tra il 2010 e il 2020, sono stati chiusi 111 ospedali, 11 pronto soccorso e tagliati quasi 40.000 posti letto. La mancanza di personale medico e infermieristico è sempre più grave, con una crescente fuga di medici e infermieri verso il settore privato. La situazione sta mettendo in pericolo il principio sacrosanto della sanità pubblica sancito dalla Costituzione italiana.
L’articolo evidenzia il divario tra la crescente domanda di servizi sanitari e l’incapacità del sistema pubblico di soddisfarla, costringendo molte famiglie a rivolgersi al settore privato e ad affrontare spese mediche considerevoli. La crisi coinvolge in particolare i medici di base, con una costante diminuzione del loro numero e un’alta probabilità che la situazione peggiori ulteriormente nelle regioni del Centro-Sud.
In un’Italia che deve confrontarsi con sfide complesse, sia a livello sociale che economico, Lavialibera mette in luce la necessità di opporsi con determinazione all’influenza criminale della ‘ndrangheta e di affrontare con urgenza la crisi nel sistema sanitario pubblico per garantire un futuro migliore per tutti i cittadini italiani.
“La ‘ndrangheta -scrive nell’editoriale Luigi Ciotti-si è diffusa a macchia d’olio dalla Calabria in tutto il mondo, diversificando gli investimenti e riuscendo a infiltrarsi nell’economia legale. C’è però una Calabria capace di solidarietà e inclusione che va diffusa. Esportare nel mondo l’immagine di una Calabria del malaffare anziché della solidarietà e dell’inclusione – la Calabria coraggiosa! – è qualcosa a cui dobbiamo opporci con tutte le nostre forze”