La regione Calabria ha annunciato l’attivazione di un piano mirato per contrastare i problemi legati alla depurazione e tutelare l’ambiente marino. Presentato dal presidente Roberto Occhiuto ai sindaci dei Comuni coinvolti, il piano si basa su tre pilastri fondamentali: la “tolleranza zero” verso gli smaltimenti illegali, un rigido controllo sugli autospurghi e i pozzi neri, e il miglioramento dell’efficienza degli impianti di depurazione.
Il piano, che rappresenta un’evoluzione di un’iniziativa avviata l’anno scorso lungo la costa tirrenica, si estende quest’anno anche ad alcune aree costiere della Calabria ionica, tra cui il Catanzarese e la Locride. L’obiettivo è affrontare le problematiche legate alla depurazione e garantire la salvaguardia del mare e dell’ambiente, soprattutto in vista della prossima stagione estiva.
Nel corso dell’incontro con i sindaci, il presidente Occhiuto ha sottolineato l’importanza dell’impegno costante nella gestione della depurazione, ribadendo l’intenzione di fare ancora di più rispetto all’anno precedente. Nel 2022, infatti, erano stati effettuati interventi per rendere efficienti i depuratori non funzionanti, mentre quest’anno si è condotta una ricognizione approfondita per individuare le azioni necessarie da svolgere.
Una delle principali novità introdotte è rappresentata dalla possibilità di monitorare l’attività degli autospurghi grazie a una modifica legislativa a livello nazionale. Questo consentirà di controllare come vengono smaltiti i reflui nei pozzi neri, di individuare eventuali criticità e di intervenire di conseguenza. Sarà creata una sala di intelligence all’interno della Cittadella, dotata di personale incaricato di vigilare sull’attività degli autospurghi, che dovranno essere equipaggiati con sistemi di geolocalizzazione (GPS).
Tuttavia, il presidente Occhiuto ha sottolineato che il problema della depurazione non riguarda solo gli autospurghi, ma richiede anche il coinvolgimento attivo dei cittadini. È necessario che ognuno si assuma la responsabilità di smaltire correttamente i propri reflui, anche se ciò comporta un maggior costo. Il mare rappresenta una risorsa di sviluppo fondamentale per la Calabria, e non può permettersi di essere inquinato in alcune zone a causa di un cattivo sistema di collettamento dei reflui.
Il piano per il 2023 prevede un investimento complessivo di oltre 16 milioni di euro per interventi strutturali volti a migliorare il sistema di depurazione e il collettamento delle acque reflue. Di questi, 10 milioni di euro sono stati stanziati per l’anno in corso. Le risorse saranno destinate ai Comuni interessati affinché possano svolgere attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché per migliorare l’efficienza dei sistemi di depurazione.
Il presidente Occhiuto ha sottolineato che la gestione dei depuratori è di competenza dei singoli Comuni, ma la Regione Calabria si impegna ad aiutarli fornendo le risorse necessarie per svolgere tale attività in modo efficace. Lo scorso anno sono stati effettuati interventi di efficientamento dei depuratori nelle aree più critiche, ma ancora esistono Comuni in cui una percentuale significativa delle abitazioni non è collettata né collegata ai depuratori. Inoltre, si sono registrati solo due interventi di autospurgo in tali Comuni, evidenziando un problema da affrontare.
Complessivamente, il piano si propone di garantire un migliore controllo sugli smaltimenti illegali attraverso misure di sorveglianza e monitoraggio delle attività degli autospurghi. Inoltre, si punta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un corretto smaltimento dei reflui, promuovendo la consapevolezza che la depurazione è una responsabilità di tutti per preservare il mare e l’ambiente.
Il presidente Occhiuto ha concluso affermando che, nonostante i progressi già compiuti, ci sono ancora interventi da effettuare, in particolare nei Comuni in cui il collettamento delle abitazioni al sistema di depurazione è carente. La Calabria, con le sue straordinarie risorse marine, non può permettersi che alcune zone siano compromesse dall’inquinamento. Il piano per il 2023 rappresenta un passo avanti significativo nella lotta agli smaltimenti illegali e nell’ottimizzazione del sistema di depurazione, al fine di preservare l’ambiente e garantire un mare pulito per tutti.