E’ stato un esperimento, un bellissimo esperimento, provare a portare i cortonesi lungo antichi sentieri a respirare il territorio, una scommessa del Geologo Antongiulio Cosentino che sta impiegando ogni energia per aprire una strada di sviluppo diversa e sostenibile!
L’evento si è tenuto sabato 9 ottobre, nella giornata di festa patronale, la libertà dal lavoro ha favorito la partecipazione dei crotonesi che non hanno fatto mancare la loro presenza, circa una quarantina i partecipanti che tra sudore e stupore hanno potuto godere di panorami insoliti e spiegazioni di alto livello sulle condizioni geomorfologiche del territorio circostante.
La neo Associazione “Le pietre che narrano” guidate proprio dal geologo Cosentino, ha infatti preparato l’evento in grande, prevedendo soste e piccole lezioni di geologia e sismologia grazie alla presenza di ospiti di rilievo. Dall’Università della Calabria il Prof. Fabio Scarciglia e la dot.ssa Paola Donato, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia i Geologi Pierfrancesco Burrato e Pierdomenico Del Gaudio, che nel corso della scarpinata hanno spiegato come si sono formati i calanchi crotonesi, come sono composti, l’evoluzione che hanno subito nel corso dei millenni, i segni evidenti osservabili ad occhio nudo di eruzioni vulcaniche avvenute milioni di anni fa, e che ancora oggi sono oggetto di studio di geologi e vulcanologi.
Il percorso è stato emozionante, alla scoperta di una piccola fetta di Crotone vista sempre e solo da lontano, che conserva i resti della vecchia strada comunale, in uso fino agli anni ’50, quando fu sostituita dalla strada che ancora oggi usiamo per arrivare a capocolonna. Dopo i primi venti minuti di salita, tra l’altro molto agevole, la geo-camminata è proseguita sul crinale della collina da dove si domina il mare e la città in una vista che rinfranca l’anima. Ad alleviare i sudori le note della chitarra di Andrea Scotta, che instancabilmente ha suonato per gran parte del percorso! Non sono mancate le spiegazioni del Presidente del Circolo Ibis Girolamo Parretta, che ha illustrato le peculiarità di alcune specie di piante presenti nel territorio, in alcuni casi uniche!
La pausa pranzo nello scenario dell’Oasi del Martin Pescatore dell’Ibis, con la partecipazione del Camper della Speranza, un’altra magnifica realtà tutta crotonese, per poi spostarsi presso il museo e il parco archeologico per un altro momento culturale sotto la guida del direttore Gregorio Aversa.
Unico appuntamento saltato, solo rinviato, è il concerto previsto nel piazzale del santuario. L’orchestra guidata dal maestro Gianluigi Borrelli avrebbe dovuto suonare nuove creazioni musicali, trasformazioni dei rumori sismici del territorio, trasformati in note dal maestro Borrelli, ma come dicevamo è solo un appuntamento rinviato.
Queste sono le iniziative che riempiono il cuore e la mente di cose belle. Esperienze che vanno incentivate, istituzionalizzate, prese ad esempio e promosse dagli Enti pubblici e dalla società civile. Iniziative che se lasciate alla sola iniziativa personale dureranno il tempo dell’impegno, mentre meriterebbero tanta tanta attenzione per essere sviluppate e mantenute vive nel tempo!
Fabrizio Carbone

L’In-canto di Hera, la geo-camminata dall’Irto a Capocolonna in una Crotone sconosciuta (Fotogallery)
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