Sembra una vittoria quella ottenuta ieri dalla popolazione di Le Castella con l’accordo trovato in Regione tra il Vice Presidente Sperlì e il Mibact, ma non lo è affatto, è una sconfitta non solo per Le Castella ma per l’intero territorio calabrese.
La fortezza aragonese è il monumento più visitato in Calabria e tra i più visitati del meridione, la chiusura ad oltranza che ormai si protrae dall’autunno scorso è uno schiaffo alla cultura, all’economia di un territorio, a gente che con fatica cerca di rialzarsi dai danni post-covid.
Per gli abitanti e i commercianti di Le Castella il periodo estivo significa l’economia di un intero anno, appartamenti e villini in affitto, ristoranti, pizzerie, negozi di souvenir, il paesino della provincia crotonese si agghinda e si prepara per la stagione estiva per accogliere le decine di migliaia di turisti che portano benessere e vivono il territorio rispettandolo e usufruendone al meglio. Ma dopo l’estate scorsa con la fortezza chiusa per gran parte del tempo, si doveva prevedere la sua riapertura già a maggio. A poco possono servire le scuse della contingenza portata dal covid, la verità è che la disorganizzazione su questa struttura è ad altissimi livelli!!! La stagione estiva per un territorio come Le Castella parte a Maggio e finisce ad ottobre, non inizia ad agosto come si crede in Regione.
Il territorio crotonese è chiaramente dimenticato dal Mibact e dallo Stato, oltre al castello Aragonese sono chiusi i Musei di Crotone e Capocolonna (il direttore in un comunicato ha già fatto sapere che la riapertura è prevista a breve), il castello di Carlo V è chiuso da oltre due anni, un turista che arriva in questo territorio cosa dovrebbe andare a visitare? Si può ragionevolmente sperare che costui ritorni in un altro periodo perché è rimasto incantato dalla storia e dalle bellezze di questa terra? Di cosa parlerà al suo ritorno a casa? Forse del mare, delle spiagge, di aver mangiato bene, certo non è poco ma di contro racconterà di un territorio ricco di storia che non può essere raccontata in nessun modo!!!
Cara Regione Calabria, caro Mibact, state continuando a condannare un territorio alla fame.
Fabrizio Carbone