Sono diverse le anomalie che l’autorità nazionale anticorruzione ha riscontrato nel sistema della depurazione calabreseE’ quanto riportato nella relazione 2015 dell’Anac, illustrata dal presidente Raffaele Cantone e resa nota al Senato.Si tratta di 16 interventi dislocati in altrettanti comuni della Regione Calabria, con un costo variabile da 2,3 milioni di euro a 70 milioni di euro, per i quali è previsto un contributo pubblico variabile tra un minimo del 18% e un massimo del 53%, con una prevalenza intorno al 30%. La durata della concessione varia tra 15 e 20 anni e in un caso risulta stabilita in 28 anni. Nella maggior parte dei casi la procedura di gara è ancora in fase di svolgimento; al momento dell’acquisizione di informazioni in sede istruttoria in un solo caso risultava sottoscritto il contratto, mentre per altri due interventi si era pervenuti all’aggiudicazione definitiva. Sulla base della documentazione fornita, l’Autorità ha riscontrato una serie di criticità.In virtù delle numerose anomalie é stata avviata un’indagine che riguarda in particolare i lavori nel settore depurativo da realizzare nella Regione Calabria.Un’indagine tuttora in corso che è “in relazione al ricorso alla finanza di progetto per l’attuazione di diversi interventi nel settore fognario-depurativo, finanziati con delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) n. 60/2012 nell’ambito delle misure necessarie per il superamento di una procedura di infrazione comunitaria”.La Regione Calabria, sulla base di quanto previsto nella delibera, ha adottato le linee guida per l’applicazione delle procedure di project financing.“Sul sistema depurativo della Regione Calabria – afferma Raffaele Cantone – sono state riscontrate gravi distorsioni a causa dell’errata ripartizione dei rischi di domanda e di disponibilità tra pubblico e privato.I vari elementi emersi, tra cui l’elevato contributo pubblico, che mantiene sostanzialmente in capo al committente anche il rischio di costruzione, hanno indotto a segnalare la necessità di un’attenta valutazione dell’operazione, anche sotto il profilo dell’opportunità di utilizzare la procedura di project financing per gli interventi richiesti”.

L’Anticorruzione indaga sugli appalti regionali per la depurazione
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