Sono quasi 3 milioni i cittadini che ogni giorno basano sulla disponibilità di mezzi di trasporto pubblici la loro possibilità di andare al lavoro, a scuola, all’università, e, in generale, a svolgere le loro più diverse attività. Usare i mezzi pubblici – scrive Rete delle Associazioni FIBC al Ministro Delrio – non significa solo poter disporre di un modo economico per spostarsi dalla propria abitazione verso la destinazione prescelta, ma significa scegliere una modalità di trasporto in grado di coniugare con efficacia diversi importanti vantaggi: un minor inquinamento ambientale, un minor congestionamento delle strade, una minore incidentalità con i connessi alti costi sociali, per non citarne che alcuni.Nell’insieme, una mobilità collettiva efficiente è un fattore in grado di migliorare in modo sensibile la qualità della vita percepita dai cittadini. Da molti anni ormai si assiste a tagli nei trasferimenti alle Regioni, tagli che si abbattono, in particolare, sul trasporto pubblico mettendone in pericolo la stessa sussistenza. Le conseguenze dei tagli al trasporto pubblico sul sistema economico nel suo complesso sono negative e ormai evidenti. Peraltro in contraddizione con l’assunto dichiarato in molteplici documenti di programmazione e pianificazione comunitari e nazionale che la mobilità collettiva faccia parte di una visione responsabile del nostro futuro, insieme ad una economia che punti con decisione sull’innovazione e sullo sviluppo sostenibile. E’ per questo che ci rivolgiamo a Lei, Signor Ministro, perché sia riconsiderata l’ipotesi di tagliare le risorse ad un settore non solo vitale per milioni di cittadini, ma dal quale l’economia potrebbe trarre grande impulso. Ma ci rivolgiamo a Lei anche per sollecitare una specifica attenzione al Mezzogiorno e alla Calabria che stanno vivendo situazioni a dir poco drammatiche. Questo dossier è focalizzato in particolare sul sistema di trasporto ferroviario ionico; in esso troverà alcuni aspetti di denuncia pubblica sullo stato di degrado crescente del trasporto ferroviario, ma troverà anche delle proposte di interventi misurati e circostanziati per la salvaguardia di una linea di grande valore e per il rilancio dei servizi su standard da paese civile, certamente non onerose se paragonate a numerosi interventi in altri contesti più fortunati. Augurandoci che questo appello non resti inascoltato, rivolgiamo a Lei, Signor Ministro, conclude la lettera della Rete delle Associazioni FIBC, il nostro sincero ringraziamento per l’attenzione che vorrà riservare. Le chiediamo inoltre un incontro, al quale parteciperemmo con una delegazione qualificata di sindaci, rappresentanti di associazioni e del mondo del lavoro, figure tecniche competenti, chiedendo un confronto aperto e avulso da limiti pregiudiziali.

La Rete delle Associazioni Ferrovia Ionica Bene Comune ha inviato un dossier al Ministro Delrio
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