Come annunciato nei giorni scorsi, il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato, a Reggio Calabria, presso la sede del Consiglio regionale, una rappresentanza del Comitato “El Puente per Carlo” e Pino Iannuzzi, papà di Carlo, il giovane calabrese originario di Roccella Jonica che, dopo essere partito per Buenos Aires per lavoro, è stato aggredito e ridotto quasi in fin di vita lo scorso 27 novembre da ignoti rapinatori.Come si ricorderà, il giovane fu colpito con una sbarra di ferro alla testa e poi trovato il mattino dopo riverso a terra in una pozza di sangue. Fu subito operato alla testa presso l’Hospital italiano di Buenos Aires, una clinica privata nella quale fu trasferito dall’ospedale statale argentino nel quale era stato inizialmente ricoverato.Ai suoi interlocutori Oliverio ha garantito pieno sostegno della Regione alle spese per le cure mediche di Carlo e l’impegno a istituzionalizzare la tutela ai cittadini italiani vittime di eventi delittuosi all’estero.Nel corso dell’incontro, a cui era presente anche il capogruppo del PD in Consiglio regionale Sebi Romeo, il Presidente Oliverio ha informato i suoi interlocutori di essersi messo in contatto nei giorni scorsi con il Consolato italiano a Buenos Aires per assumere informazioni dettagliate sulle condizioni sanitarie di Carlo e sui costi relativi alle cure, affinché la Regione potesse valutare le concrete attività amministrative da intraprendere.Al termine dell’incontro è stata anche valutata positivamente la possibilità di predisporre un’azione comune tra Regione e Comitato finalizzata alla proposizione di un atto normativo a carattere nazionale finalizzato ad affrontare e risolvere le problematiche riguardanti le conseguenze di azioni delittuose subite da cittadini italiani all’estero, anche in considerazione della presenza di proposte legislative in materia giacenti in Parlamento.A conclusione dei lavori i rappresentanti del Comitato “El Puente per Carlo” e il papà di Carlo, Pino Iannuzzi, hanno ringraziato il Presidente Oliverio per il suo impegno e per la sua grande sensibilità ed hanno espresso soddisfazione soprattutto per il fatto che quanto accaduto al giovane ventisettenne di Roccella Jonica possa, alla luce del vuoto di tutela legislativa riscontrato attraverso i fatti di Buenos Aires, diventare un “caso pilota” che porti all’approvazione definitiva in Parlamento di una legge nazionale a tutela di tutti quegli italiani all’estero che, come Carlo, sono vittime di violenza, aggressioni e soprusi di ogni tipo.

Istituzionalizzare la tutela ai cittadini italiani vittime di eventi delittuosi all’estero, l’impegno di Oliverio
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