Ennesimo finale amaro per il Crotone di mister Nicola che nella prima storica sfida con l’Inter allo Stadio San Siro – Giuseppe Meazza di Milano resiste per 84 minuti ma poi, complici le solite amnesie difensive viste e riviste anche in occasione dei match disputati contro Sassuolo e Fiorentina (tanto per citarne alcuni), cede sotto i colpi dei propri avversari, questa volta impersonati da Perisic e Icardi, con il capitano dei nerazzurri protagonista di una doppietta, firmata nel giro di 5 minuti. Un vero peccato per i pitagorici che già pregustavano il pari, risultato che avrebbe sicuramente dato più continuità e speranza in chiave salvezza vista anche la negatività dei risultati pervenuti dalle squadre impegnate nella bagarre per non retrocedere.Non sono bastati 80′ difensivamente perfetti alla squadra pitagorica, tornata per la seconda volta a San Siro dopo la memorabile sfida col Milan in Coppa Italia di quasi un anno fa, Nicola sceglie lo stesso undici visto in campo contro Fiorentina e Chievo, ad eccezione di Palladino che rileva Stoian, ma purtroppo per il dandy di Mugnano le prestazioni sono molto lontane da quelle ammirate nelle prime giornate di campionato e totalmente negative se paragonate addirittura a quelle del torneo cadetto. Il risultato è un notevole rallentamento del gioco e una scarsa partecipazione in fase offensiva, tanto da far registrare un solo tiro nello specchio della porta nell’arco dei 90′. Una statistica che unita a quella del possesso palla (solo il 25% a favore dei rossoblù) fa emergere palesemente quale sia stata la trama della partita.L’Inter è una squadra turbata dal cambio allenatore e dalle destabilizzazioni societarie ma nonostante ciò cerca di interpretare al meglio la gara contro il fanalino di coda Crotone, attaccando dal primo minuto e chiudendo gli ospiti nella propria area per tutta la prima frazione. Ferrari & co., complice un sempre più sontuoso Alex Cordaz, vero e proprio salvatore della patria, non si fanno però intimorire e alzando il muro difensivo limitano i danni, respingendo le offensive della squadra di Icardi. Allo stesso tempo però il reparto offensivo non ingrana, tenere palla per più di 10 secondi consecutivi sembra essere un’impresa e Handanovic è esente da brividi degni di questo nome.Tutto ciò fino al minuto 84: Mesbah sbaglia ad attuare la trappola del fuorigioco e si lascia scappare Perisic, il numero 44 neroazzurro vede davanti a se una prateria e senza troppi problemi riesce a incrociare con un rasoterra battendo Cordaz. 1-0.Pubblico interista in visibilio e inevitabile contraccolpo psicologico per gli squali che si sciolgono come neve al sole. Dopo soli 4′ minuti infatti Ferrari trattiene Icardi in area, l’arbitro indica il dischetto e da lì il capitano dell’Inter non sbaglia, raddoppiando come se non bastasse il proprio bottino personale al 93′ questa volta con un rigore in movimento su assist di Eder. 3-0 e cala il sipario sui sogni di impresa dei pitagorici.Difficile dire di essere usciti a testa alta questa volta, soprattutto per il gioco espresso, fatto perlopiù di catenaccio, mentre magari sarebbe servito sicuramente un pizzico di rabbia in più e tanta voglia di rischiare. Se fosse finita 0-0 staremmo a parlare di altro, ma purtroppo il risultato, seppur bugiardo, indica l’ennesima sconfitta e non si può fare a meno che affibbiare più di una pecca alla gestione del match e ai giocatori scesi in campo.L’unica nota positiva è che la distanza dalla quartultima in classifica non sembra poi abissale, 5 punti di distacco dall’Empoli che potrebbero essere recuperabili con due vittorie. Adesso c’è la sosta per le nazionali, gli uomini di Nicola avranno una decina di giorni per schiarirsi le idee e lavorare in ottica Torino, prossima squadra ospite allo Scida il 20 novembre.

Inter – Crotone 3-0: San Siro amaro, gli squali si sciolgono nel finale
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