L’assessore regionale al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese, ha presentato oggi il primo percorso formativo del progetto “OIKOS Calabria” in un incontro con la stampa presso il Centro per l’impiego di Locri.
Il progetto “OIKOS Calabria” è stato ideato in seguito agli eventi di Cutro e rappresenta un’iniziativa innovativa ed sperimentale per l’inclusione socio-lavorativa dei migranti. È stato sviluppato in collaborazione con Enti bilaterali, l’Associazione nazionale costruttori edili, le Organizzazioni sindacali del settore edile e Organismi paritetici senza scopo di lucro.
Il primo percorso formativo del progetto ha preso il via a Locri, nella provincia di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Ente scuola edile per la formazione e la sicurezza (Esefs). Questo percorso offre opportunità concrete di lavoro nel settore dell’edilizia.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il dirigente regionale Sergio Tassone, la direttrice del Centro per l’impiego, Maria Antonietta Rulli, Michele Laganà e Francesco Carnovale, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ance della Provincia di Reggio Calabria, e Maria Elena Senese, segretaria generale FenealUil Calabria.
Il progetto è stato accolto con entusiasmo e apprezzamento da parte dei presenti, che hanno sottolineato l’importanza dell’integrazione e delle opportunità di lavoro per gli immigrati, soddisfacendo al contempo il fabbisogno di manodopera nel settore edile.
L’assessore Calabrese ha annunciato che si sta già lavorando su “Oikos 2”, che non sarà limitato ai migranti ma si estenderà a tutti i calabresi interessati a formarsi e apprendere una professione. L’obiettivo principale è fornire alle aziende operatori specializzati garantendo loro contratti di lavoro e sicurezza sul posto di lavoro.
Il progetto “Oikos”, finanziato con 300 mila euro, è stato curato dal Dipartimento “Lavoro e welfare” sotto la guida del dirigente Roberto Cosentino. Ha lo scopo di fornire un percorso formativo che consentirà a 30 beneficiari in condizioni di inoccupazione o disoccupazione di ottenere la qualifica professionale di “muratore”. Si tratta di un’iniziativa che ha coinvolto numerosi attori, tra cui la Prefettura di Reggio Calabria, le strutture Sai e Sprar, l’Ance e la Cassa edile di Reggio Calabria e provincia, con l’obiettivo di garantire l’inserimento lavorativo dei partecipanti.