Si è svolta, questo pomeriggio, nel Palazzo di Giustizia di Crotone, la tradizionale cerimonia della consegna delle medaglie d’onore a 35 avvocati che hanno tagliato il traguardo dei 40-50 e 60 anni di attività. Un riconoscimento per un percorso professionale e umano. Uomini e donne che con grande passione hanno svolto la complessa e difficile professione di avvocato. Un riconoscimento al percorso professionale e umano di avvocati che da mezzo secolo si confrontano con la società conservando la passione per la difesa degli ideali e dei valori sociali e umani. Così come sottolineato anche dal presidente dell’Ordine degli avvocati, Tommaso Vallone nel suo intervento in avvio di cerimonia. La parola è poi passata a Francesco Tesoriere, presidente della Fondazione Scuola Forense che ha organizzato la cerimonia. Nel suo intervento, Tesoriere ha parlato dell’avvocato nel tempo, concludendo il suo intervento citando Pietro Calamandrei: “Che vuol dire «grande avvocato»? Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni. Utile è quell’avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso, che non ingombra l’udienza con la sua invadente personalità, che non annoia i giudici con la sua prolissità e non li mette in sospetto con la sua sottigliezza: proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per «grande avvocato».”
Si è poi passati alla consegna della medaglia d’onore e delle pergamene partendo dall’avvocato Rosario Medici, per i suoi 60 anni di attivitàforense. Medici nel suo saluto ha sottolineato come ancora, nonostante gli anni (92) sia ancora “sulla breccia”. Nel citare poi i dati dell’ultimo concorso in magistratura ha esortato i giovani a “studiare e a continuare a farlo sui libri, strumenti oggi considerati da alcuni “obsoleti” che mai potranno perdere la loro funzione formatrice e soprattutto il offrire il fascino del metodo di studio”. Si è poi passati alla consegna delle medaglie e delle pergamene per i 50 anni di professione a Giuseppe De Masi e Giovanni Mancuso. A seguire l’Ordine degli Avvocati di Crotone ha consegnato medaglie e pergamene a coloro che hanno esercitano la professione forense da 40 anni: Ferdinando Adrianelli, Giuseppe Barbuto Tommaso Bonaccio, Raffaele Caccia, Michele Calabrese, Francesco Calzone, Silvano Cavarretta, Raffaela Dattolo, Cataldo De Franco, Angela Maria De Renzo, Daniele Fischetto, Salvatore Frisenda, Paolo Giannini, Melania Guzzo, Francesco Salvatore Lopez, Francesca Macrì, Graziella Maietta, Giuseppe Migale, Luigi Morrone, Maria Letizia Palmieri, Luigi Pirozzi, Maria Luisa Antonia Pirozzi, Maria Rita Polisca, Paolo Primerano, Saverio Antonio Romano, Mario Saporito, Luigi Scaramuzzino, Giuseppe Scerra, Maria Grazia Scola, Piero Spinelli, Maurizio Vulcano, Francescoantonio Zimatore. L’ordine ha inoltre voluto ricordare l’avv. Giuseppe Apa e donare alla famiglia la medaglia che gli venne conferita nel 2011 purtroppo rubata da ignoti.
All’evento hanno preso parte il Presidente del Tribunale. dottoressa Maria Vittoria Marchianò, il presidente della sezione penale dottor Massimo Forciniti, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Crotone Filly Pollinzi e il Comandante della Polizia Locale Francesco Iorno e il presidente della Camera penale Aldo Truncè.