Sono trascorsi due anni dall’alluvione del novembre 2020 e a Crotone imprese e cittadini sono ancora in attesa di riceve i fondi stanziati dal Governo, così come attendono i fondi raccolti dalle donazioni dei crotonesi in segno di solidarietà ai loro concittadini per i danni subiti.
Un’attesa che crea a famiglie e attività commerciali di Crotone non poche difficoltà. Per questa ragione, l’associazione “Alluvione 22-11-2020 – Dal giorno dopo” si è ritrovata nel pomeriggio di ieri in via Claudia Crea, quartiere “Marinella”, una delle zone più colpite, per fare il punto della situazione e sollecitare attraverso la stampa il Comune di Crotone ad assolvere il suo compito in tempi brevi.
“Sono due anni che stiamo aspettando” – ha sostenuto Massimo Pennestrì, presidente dell’associazione. “I soldi ci sono, sono depositati alla tesoreria, sono 2 milioni e 300 mila euro e servono giusto per l’immediato sostegno. Il Comune deve però velocizzare le pratiche perché è trascorso un anno. In un’intervista il sindaco Voce ha motivato il ritardo con alcune incongruenze emerse e a breve tutti i problemi verranno risolti” a proseguito Massimo Pennestrì che ha evidenziato come in altre realtà tutto si è svolto in modo più veloce. “In Piemonte hanno avuto 174 milioni di euro, l’Emilia Romagna ha ottenuto 124 milioni di euro, la Lombardia 164 milioni di euro noi – ha sostenuto ancora Pennestrì – attraverso le delibere di cui siamo entrati in possesso abbiamo appurato che tutte le regioni hanno pagato solo a Crotone questo non è accaduto. Adesso – ha concluso Pennestrì – chiediamo al sindaco che ci dia una mano perché siamo esasperati. Le ditte stanno chiudendo, ci sono delle scadenze, abbiamo assegni da coprire, cambiali da coprire, le bollette da pagare. Purtroppo, dopo il danno anche la beffa. È passato un anno”.
In relazione ai fondi raccolti dalle donazioni dei crotonesi – Pennestrì a nome degli associati ha sollevato perplessità per le modalità stabilite dal Comune di Crotone. “I crotonesi hanno fatto le loro donazioni a favore di tutti coloro che hanno subito danni e non solo ad alcuni”. Il presidente dell’associazione “Alluvione 22-11-2020 – Dal giorno dopo” ha inoltre evidenziato che ogni giorno viene contattato da famiglie e titolari di impresa che esprimono la volontà di agire per le vie legali, cosa che sta cercando di evitare nella speranza che il Comune dia risposte in tempi brevi. Al tempo stesso auspica un incontro con i beneficiari.