E’ tempo d’iscrizioni a scuola. E’ stata pubblicata la Circolare Ministeriale n.10 del 15 novembre che stabilisce i termini entro cui i genitori debbono provvedere ad iscrivere i loro figli a scuola. Le domande on line potranno essere presentate a partire dal 16 gennaio fino al 6 febbraio. Solo per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia rimane il modello cartaceo. Il tempo per scegliere la scuola giusta c’è, ma già vicino alle scuole, i capannelli dei genitori affrontano il problema. Ognuno racconta la sua, soprattutto per sentito dire, si esprimono giudizi altisonanti su alcune scuole oppure molto severi su altre , con molta superficialità e con tanti pregiudizi. I genitori direttamente interessati sentono un peso notevole , vogliono fare la scelta giusta, anzi la scelta migliore per i propri figli. Molti genitori pensano che una classe omogenea con bambini provenienti dallo stesso ceto sociale costituisca in contesto ottimale per l’apprendimento, e per ottenere ciò sono disponibili ad ogni sacrificio e a superare qualsiasi ostacolo, ricorrendo ad amici, parenti, conoscenti, autorità varie, pur di raggiungere il proprio scopo : quella classe in particolare e quel docente o quei docenti. Le leggende metropolitane si diffondono rapidamente tramite i gruppi di whatsapp o di thelegram , con il risultato che alcuni genitori iscrivino i figli in scuole lontanissime dal proprio quartiere con la conseguenza che alcune scuole si riempiono a dismisura e altre sono svuotate con il rischio di chiusura e di depauperamento di zone urbane del presidio educativo-culturale quale è la scuola. Fatto o meglio ottenuto questo, si pensa che il problema educativo sia risolto e che tutto andrà per il meglio . Quali consigli dare ai genitori che si trovano ad affrontare il problema ? Prima di tutto partire dal diritto del bambino a vivere serenamente la propria infanzia , aiutandolo ad appropriarsi dello spazio fisico e antropico in cui è situata la casa , senza stressarlo quotidianamente , fin dalla più tenera età , con lunghi percorsi per attraversare la città da un capo all’altro. Questo criterio è da tenersi in conto dai tre anni ai quattordici. Scelto un Istituto Comprensivo , far frequentare infanzia, primaria e media, nello stesso Istituto , che generalmente ha un plesso o più plessi nel quartiere, in modo che ci sia continuità con l’ambiente circostante ( Parrocchie, Associazioni culturali e sportive) , sia con lo svolgimento delle attività educative in verticale . Ricordarsi che iscrivere e far frequentare il bambino in una scuola vicino casa gli consentirà di seguire tutte le attività di arricchimento che le scuole mettono in campo, in aggiunta alle attività educative obbligatorie, senza particolari problemi organizzativi per le famiglie. Da sottolineare, inoltre, che la classe eterogenea offre al bambino la possibilità di incontrare la diversità , di interiorizzare fin da piccolo i concetti di uguaglianza e di diversità, di elaborare comportamenti adeguati per vivere pacificamente in una società sempre più caratterizzata dalla coesistenza di culture diverse. Gli apprendimenti che matureranno in un contesto scolastico eteregeneo avranno oltre alla valenza cognitiva anche quella emotivo-sociale. Altro consiglio è quello di considerare con attenzione il tempo scuola offerto. Le scuole con un’organizzazione a tempo pieno offrono tempi più distesi e adeguati per l’apprendimento e nello stesso tempo svolgono un servizio di aiuto per quei genitori che lavorano per diverse ore al giorno .Eugenia Garritani

E’ tempo di iscrizioni a scuola (di Eugenia Garritani)
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