La stagione dei calanchi nel ricordo di Pasolini, a cento anni dalla nascita. Il paesaggio fu crocevia importantissimo delle battaglie pasoliniane, quelle battaglie condotte con vigore contro la cementificazione e l’omologazione consumistica.
L’associazione Calanchi del Marchesato ha voluto ricordare questo Pasolini paesaggista e in particolare il rapporto con Cutro e il crotonese. Pasolini infatti parlò delle dune del territorio cutrese come create da Kafka. Un rapporto quello fra lo scrittore e cineasta friulano e Cutro tormentato. Infatti egli ebbe a definire Cutro “il paese dei banditi” e segui la querela da parte dell’allora sindaco, Vincenzo Mancuso, della democrazia cristiana. Successivamente Pasolini ebbe a chiarire che intendeva riferirsi al termine “banditi” in quanto banditi dalla società.
Ma quel momento è rimasto nella storia della Calabria ed è per questo motivo che sabato 9 aprile del 2022 alle ore quindici si è svolto il percorso letterario sulle dune die Pasolini che è partito da via Barbara Micarelli e s’è inoltrato fino a contemplare e meravigliarsi delle stupende dune cutresi.
Un percorso all’insegna della riscoperta del rapporto tra arte, letteratura, ricordo pasoliniano e paesaggio da tutelare.
La manifestazione è stata ideata dallo scrittore, Marco Ciconte, ed è stata organizzata dall’associazione Calanchi del Marchesato, impegnato da almeno due anni nella valorizzazione dei calanchi del crotonese, vera risorsa da affiancare a un progetto di sviluppo delle aree urbane, soggette a spopolamento.
Durante la manifestazione si sono esibiti diversi artisti: performance e reading teatrali sono stati tenuti da Davide De Luca, Pino Fabiano, Marco Ciconte, Domenico Colosimo, Giuliano Carella, Marianna Lorenzano, Maria Teresa Di Napoli; per la parte musicale sono intervenuti: Marzia Ruggieri, Domenico Manico, Ciccio Ierardi, Antonio Olivo, Domenico Ierardi, Francesco Turrà. Alla fine un convivio calanchivo si è tenuto con la degustazione di prodotti delle aziende Termine Grosso Cantina e Casearia Crotonese Chiellino.
I sapori, gli odori del territorio, le tradizioni del paesaggio rivivono e si trasmettono alle future generazioni nel segno di Pasolini. (foto Facebook)