All’Istituto Comprensivo Abate Fabio di Bona di Cutro “Estate scuola 2021” all’insegna della conoscenza del territorio attraverso il fare
Un progetto per far conoscere ai bambini il loro habitat territoriale, un modo per far interloquire il mondo della scuola con la natura, la storia, la naturalità dei luoghi, tutto questo è stato “Il nostro paese. Natura e storia attraverso l’arte del fare”, inserito nel Piano Scuola 2021, facente parte del programma della scuola d’estate del MIUR. Una iniziativa che ha coinvolto 13 bambini delle classi quarte A e B della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Abate Fabio di Bona e che ha visto il fondamentale supporto dell’associazione “Calanchi del Marchesato”, che da tempo sta portando avanti l’opera di divulgazione, promozione e valorizzazione del paesaggio calanchivo del Marchesato di Crotone. Altresì ha dato il suo prezioso supporto lo storico locale, Gino Camposano, da anni impegnato nella ricerca storica interessante il territorio di Cutro. Il progetto è stato ideato e condotto dalla insegnante Maria Antonietta Mesoraca e appunto col supporto dei volontari, quali: Rosanna Nardo, Massimo Migale, Michele Gualtieri, Maria Teresa Di Napoli, Domenico Colosimo, Beatrice Sestito. senza i quali-come afferma Maria Antonietta Mesoraca- non si sarebbe potuto svolgere il progetto così per come era stato pensato.
Il progetto è consistito in azioni concrete sul campo, in modo da far prendere consapevolezza ai bambini del capitale storico, naturalistico-paesaggistico-ambientale esistente sul loro territorio. Un approccio quello delle visite guidate lungo un itinerario che ha offerto una chiave interpretativa di collegamento tra vari luoghi che apparentemente sembrano non collegarsi a un tema, ma che invece designano il filo storico delle tradizioni e della civiltà cutrese.
L’obiettivo generale posto alla base del progetto è il seguente: “ rivalutare il legame che c’è tra i calanchi e la tradizionale lavorazione dell’argilla e la storia della “vecchia pignateria” nel centro del paese, tra i pozzi e le fontane sparse nelle vie e il vecchio lavatoio, tra i campi coltivati a grano e gli orti vicino all’antico fortino Chirizzi”.
Così che si sono svolte dal 17 al 25 giugno le seguenti visite guidate: Escursione su alcuni tratti dei calanchi attorno al paese, percorso nel centro storico di Cutro con visita all’antica Pignateria, collocata dietro l’attuale sede municipale, nell’ex luogo Santa Maria; infine v’è stata la visita al Fortino di Chirizzi.
I bambini hanno potuto così prendere conoscenza con riguardo alla descrizione del paesaggio calanchivo, dal punto di vista geografico, storico e naturalistico e, altresì, hanno compreso come si sono formati i calanchi del territorio cutrese e le sue caratteristiche. Un aspetto particolare di trattazione ha riguardato pure la fauna e flora dei calanchi ed è stata spiegata ai bambini l’importanza di non abbandonare i rifiuti e di effettuare la raccolta differenziata.
Nella visita al centro storico si è cercato di ricostruire il collegamento dall’argilla dei calanchi ai manufatti in terracotta. È davvero importante è stata la visita all’antica pignateria:, con spiegazione ai bambini su come veniva effettuata la lavorazione dell’argilla e, quindi, come avveniva il ciclo di trasformazione in prodotti di pregevole artigianato. È stato visitato anche il complesso detto delle “Monachelle”, comprendente la chiesa di Santa Caterina e l’ex convento di Santa Chiara, oggi sede del Comune. C’è stato poi un tracciato di memoria itinerante sulla toponomastica delle vie storiche: via Santa Maria, via San Nicola.
Infine la visita al Fortino di Chirizzi ha avuto come tema l’acqua e la sua importanza per la popolazione del territorio cutrese, visto che là vicino si trova un’antica fontana. Lo storico Gino Camposano ha descritto ai bambini le antiche vie dell’acqua: i pozzi, i lavatoi e i bivieri. Il Fortino di Chirizzi invece è stato trattato come monumento di una storia da ricordare. La toponomastica di alcune località del paese collegate all’acqua, ha permesso ai bambini di strutturare un percorso tematico-storico-fisico-cittadino che in seguito tornerà loro utile sul piano della elaborazione della memoria.
Saper osservare, ricostruire le informazioni, saper collegare i vari aspetti entro un mosaico di sentimento identitario, questo è stato lo scopo del progetto, e con la coscienza che senza cultura non vi è identità. E i lavori di gruppo fatti sia all’aperto che in aula, la elaborazione del pensiero storico hanno confermato che se ai bambini vengono offerte opportunità di una scuola diversa orientata al territorio, essi ne colgono tutta la bellezza e la carica innovativa.

Cutro, all’I. C di Bona “Estate scuola 2021” all’insegna della conoscenza del territorio attraverso il fare
Articoli Correlati
-
Crotone: A scuola con i Vigili del Fuoco
Una rappresentanza di Vigili del Fuoco del Comando di Crotone, istruttori ed esecutori di Tecniche di…
-
Crotone: Pubblicato il calendario relativo alla firma del contratto del personale della scuola
Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani comunica che oggi è stato pubblicato…