Si è aperta con la celebrazione di una Santa Messa, nella Chiesa della Beata Vergine di Rosario di Pompei, officiata da Monsignor Ezio Limina, la commemorazione per il 76 anniversario della morte del questore Giovanni Palatucci.
Nel 1938 in Italia vennero promulgate le leggi razziali, in seguito alle quali iniziò anche nel nostro paese la persecuzione degli ebrei. Giovanni Palatucci, giovane questore reggente di Fiume, in quel momento ancora italiana, aiutò senza sosta e senza risparmiarsi i perseguitati di ogni genere, in primis ebrei,
In quegli anni riuscì a volte con l’’aiuto del Vescovo di Campagna Giuseppe Palatucci a salvare almeno 5000 persone dai rastrellamenti dei nazisti, come comprovato da testimonianze univoche e incontrovertibili, fino o a quando venne arrestato il 13 dicembre 1944.
Deportato nel lager di Dachau, a causa di un’infezione di tifo petecchiale oppure in seguito all’iniezione letale Il 10 febbraio 1945 Giovanni Palatucci muore a solo trentasei anni. Esempio di virtù che ancora oggi viene ricordato da Cristiani e Comunità Ebraiche per il suo carattere dedito verso coloro i quali rischiavano la vita e maggiormente in quel periodo verso gli Ebrei.
La figura di Palatucci, il suo sacrificio sono stati ricordati nell’omelia da Monsignor Limina e dal Referente dell’Associazione G. Palatucci O.D.V Vincenzo Costa, che al termine della preghiera di beatificazione del “ Servo di Dio Giovanni Palatucci ” ha esortato tutti gli intervenuti a non dimenticare. Costa ha inoltre sottolineato l’importante collaborazione dei Referenti dell’Ass. G. Palatuci di Cosenza ( A. Cosentino ) e di Catanzaro (Emilio Verrengia ).
Al termine della celebrazione eucaristica, in Piazza Umberto, nei giardini del monumento dei Caduti, si è provveduto a piantumare un albero di ulivo (benedetto da Monsignor Limina) ed apporre un targa ricordo da parte dell’Associazione G. Palatucci in collaborazione con la Questura e il Comune di Crotone
Alla commemorazione hanno preso parte il Vice Prefetto dr. Sergio Mazzia, il Questore Dr. Massimo Gambino, il Vice Questore dr. Paolo Iodice e il cav. Vincenzo Costa.