Il Crotone torna da Bergamo con le ossa rotte. Turno infrasettimanale amaro per gli uomini di Nicola che subiscono la “manita” da un’ Atalanta cinica e spietata. Una debacle spaventosa, figlia di un cattivo approccio all’incontro e probabilmente di alcune scelte discutibili, come l’esperimento fallimentare del ritorno alla difesa a tre, azzardo già visto nel campionato scorso e che anche in questa occasione ha palesato diverse difficoltà. Un risultato quasi tennistico che trova la sua magra consolazione nel primo gol stagionale di Marco Tumminello, unica nota lieta della tragica serata in Lombardia vissuta da Cordaz e compagni.
NICOLA SCHIERA LA DIFESA A TRE, TUMMINELLO IN CAMPO DALL’INIZIO – Molte le novità nello scacchiere rossoblù. Nicola cambia modulo e prova a ostacolare i bergamaschi schierandosi a specchio: spazio dunque alla difesa a tre, composta da Ajeti, Ceccherini e Cabrera, supportati in fase di copertura dai due esterni Sampirisi e Pavlovic. In mezzo al campo chance da titolare per Mariano Izco, alla trecentesima presenza tra i professionisti, e chiavi dell’attacco affidate all’inedita coppia Tonev–Tumminello, quest’ultimo all’esordio dal primo minuto. Gasperini riconferma invece il classico 3-4-3: tra i pali torna Berisha e in difesa guadagna un posto da titolare Toloi, dopo il ballottaggio con Palomino. Gosens viene preferito a Castagne sulla corsia di sinistra e Ilicic rimpiazza Kurtic dietro al tandem d’attacco composto dal Papu Gomez e Petagna.
CROTONE: PRIMO TEMPO DA INCUBO – Inizio da thriller per i calabresi. All’Atalanta bastano infatti pochi minuti per sbloccare il match. Gara subito in discesa per gli uomini di Gasperini che al 5′ vanno in vantaggio grazie a Petagna, bravo ad approfittare dell’ingenuità della retroguardia ospite e spingere in rete un traversone di Ilicic dalla destra. Come se non bastasse piove sul bagnato in casa rossoblù: il gol a freddo colpisce psicologicamente i pitagorici e al 9′ si fa male Tonev, costretto al cambio forzato con Stoian. L’Atalanta invece continua a spingere, forte dell’entusiasmo del pubblico neroazzurro e del contemporaneo sbandamento generale dell’undici di Nicola. I padroni di casa si dimostrano nettamente superiori, assediano la trequarti avversaria e aumentano il gap al minuto venticinque, questa volta per merito del giovane difensore Caldara, che sugli sviluppi di un corner trova il tempo giusto per battere Cordaz e firmare il raddoppio.
Gli orobici hanno un altro passo e il Crotone non riesce a reagire. I calabresi rimangono letteralmente imbambolati dal ciclone di matrice gasperiniana, ed eccezion fatta per un timido tentativo di Tumminello al 29′, non si avvicinano mai pericolosamente dalle parti di Berisha, rimanendo solo una lontana parente della squadra brillante vista in campo sabato pomeriggio contro l’Inter. La disfatta definitiva si concretizza così prima dell’intervallo, frangente in cui l’Atalanta trova tempo e spazio per calare il tris, mettendo in cassaforte il risultato finale. Al 38′ Ilicic avvia un’azione solitaria e dopo aver preso lo scalpo a tre difensori rossoblù, penetra in area con un doppio passo e fulmina il portiere avversario calciando sul palo opposto. 3-0 Atalanta e partita archiviata.
GOMEZ SANCISCE LA DISFATTA – Nella ripresa continua il monologo neroazzurro. Gomez & co. non contenti del largo passivo già inflitto, aggrediscono senza remore gli squali mantenendo tranquillità e soprattutto consapevolezza, grazie al risultato già acquisito. Nicola prova a dare una scossa inserendo Kragl per Barberis, ma l’approccio non cambia e l’Atalanta dilaga. Al 63′ il poker è servito dal Papu Gomez, che festeggia la centesima presenza con la maglia della dea mettendo il sigillo su una stupenda azione corale. L’unica nota positiva in casa rossoblù arriva da Marco Tumminello a venti minuti dal termine. L’attaccante siciliano, al debutto da titolare, riesce infatti a firmare il primo gol in stagione, scacciando quel fastidioso zero nelle statistiche che stava diventando un fardello sempre più pesante in riva allo Ionio. La rete dell’ex giallorosso non rinvigorisce però la squadra pitagorica, che tempo quattro minuti e capitola nuovamente atterrando Caldara in area di rigore, proprio sotto gli occhi dell’arbitro Piccinini che assegna giustamente il penalty. Occasione d’oro per Gomez che si presenta sul dischetto e col cucchiaio coglie al volo l’opportunità di fregiare la sua prestazione con una doppietta. Vano l’ingresso di Budimir nel finale tra le fila calabresi, e se non fosse per la VAR – che annulla un gol a Orsolini – il passivo sarebbe stato addirittura più pesante. A Bergamo termina 5-1 per i padroni di casa. Una prestazione da dimenticare per i rossoblù.
ATALANTA – CROTONE 5-1
Marcatori: Petagna 5′(A), Caldara 25′ (A), 38′ Ilicic (A), 63′, 74′ rig. Gomez (A); 70′ Tumminello (C)
ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello (76′ Bastoni); Hateboer, Freuler, Cristante, Gosens; Ilicic, Petagna (71′ Vido), Gomez (75′ Orsolini).
A disp.: Gollini, Rossi; Palomino, De Roon, Melegoni, Kurtic, Mancini, Haas.
Allenatore: Gian Piero Gasperini
CROTONE (3-5-2): Cordaz; Ajeti, Ceccherini, Cabrera (71′ Budimir); Sampirisi, Rohden, Barberis (58′ Kragl), Izco, Pavlovic; Tonev (9′ Stoian), Tumminello.
A disp.: Festa, Viscovo; Suljic, Trotta, Simic, Faraoni, Mandragora, Crociata, Simy.
Allenatore: Davide Nicola
Ammoniti: 47′ pt Ajeti (C).
Arbitro: Piccinini di Forlì.