Nel pomeriggio di oggi, l’Amministrazione Comunale di Crotone ha organizzato un toccante momento di condivisione e solidarietà con il popolo marocchino, che è stato duramente colpito dal terremoto dello scorso 8 settembre. Un gesto che ha confermato quanto sia forte il legame tra Crotone e la comunità marocchina che risiede in città.
All’iniziativa hanno partecipato Olga Piscitelli, corrispondente Ansa dal Marocco, e Ivano Bruno che, insieme alla moglie Alessia Fantasia, si trovavano in vacanza a Marrakech al momento del terremoto. Due storie diverse, ma unite dalla stessa paura e dall’empatia per il popolo marocchino.
La giornalista Olga Piscitelli, che da 11 anni vive a Marrakech, ha condiviso le sue esperienze dirette dal Marocco durante e dopo il terremoto, offrendo una preziosa prospettiva giornalistica sulla catastrofe e le sue conseguenze. Nel frattempo, Ivano Bruno ha raccontato l’esperienza vissuta a Marrakesh, segnata da questa drammatica emergenza.
Durante l’incontro, Olga Piscitelli ha messo in evidenza non solo la tragedia in sé, ma anche la straordinaria accoglienza e la solidarietà del popolo marocchino. Ha sottolineato come, nonostante le difficoltà che il paese sta affrontando, l’ospitalità marocchina rimanga un punto fermo e un esempio di come si dovrebbe trattare chiunque arrivi sulle proprie coste.
Un altro momento significativo è stato rappresentato dalla testimonianza di Mustapha El Aoudil e Mustafa Achik, che insieme ai loro nuclei familiari, hanno condiviso le loro apprensioni e preoccupazioni per i propri familiari in Marocco. La città di Crotone ospita da molti anni una comunità marocchina che ha contribuito in modo significativo alla vita della città, diventando una parte integrante della comunità locale.
L’iniziativa ha sottolineato la forza del legame tra Crotone e la comunità marocchina, promuovendo un messaggio di supporto e sostegno nei confronti di coloro che stanno affrontando una situazione difficile in Marocco. La città di Crotone si è dimostrata pronta a offrire il suo aiuto e la sua solidarietà in un momento di necessità, dimostrando che i valori dell’accoglienza e della generosità sono universali e non conoscono confini.