Il castello, un luogo simbolo della città di Crotone, è chiuso dal 6 aprile 2018. La sua riapertura resta avvolta in un silenzio assordante. Da qui la decisione di quattro cittadini: Linda Monte, Roberto Carta, Antonio Iritale e Filippo Sestito di dare vita, questa mattina a un sit in. Da oggi e fino a che il muro del silenzio non venga rotto per due ore alla settimana stazioneranno davanti al Castello Fortezza di Carlo V.
“Qualche mese fa – ha evidenziato Filippo Sestito – abbiamo chiesto alle istituzioni competenti la riapertura del castello, abbiamo avuto incontri con molte istituzioni ma a distanza di mesi nulla è stato fatto. Questo per noi è un problema serissimo perché non riusciamo a capire come è possibile che a distanza di mesi, a distanza di anni, questo castello che è stato chiuso per essere bonificato ancora non è accessibile a nessuno. Questo è uno dei punti che noi stiamo sollevando. Abbiamo immaginato e chiesto alla prefettura alla Regione al comune di attivarsi. I fondi ci stanno non si riescono a spendere per bonificare il castello. Sestito ha inoltre evidenziato che si è chiesto di poter accedere al museo e alla biblioteca, strutture allocate all’interno del castello e che possono essere fruite dai cittadini crotonesi, senza ottenere risposte. Per Sestito “se chi ricopre di ruoli politici e istituzionali interpreta il proprio ruolo in maniera burocratica è del tutto evidente che non si risolveranno mai problemi, noi invece pensiamo che chi ha ruoli istituzionali debba attivarsi in tutti i modi per risolvere i problemi, per rispondere ai bisogni dei cittadini quindi non nascondersi dietro un dito e non girarsi dall’altra parte”.
Per due ore alla settimana – spiega Linda Monte – stazioneremo davanti alla fortezza nel tentativo di ottenere delle risposte. Bisogna riaprire il castello e bisogna farlo in tempi brevi- ha sostenuto Linda Monte “perché più passa il tempo più svanisce la memoria. Con questa iniziativa vogliamo lanciare un segnale ai cittadini liberi con l’auspicio che si uniscano a noi e condividano la nostra battaglia fino a quando non si aprirà uno spiraglio”.
La chiusura
Il castello venne chiuso con una ordinanza del sindaco Ugo Pugliese a seguito della segnalazione -così come si legge nella stessa ordinanza – della senatrice Margherita Corrado. La senatrice segnalava la presenza di materiale di colore grigio-celeste con forti analogie visive con la fosforite. A seguito della segnalazione è stata avanzata immediata richiesta all’Arpacal- Dipartimento Provinciale di Crotone per l’effettuazione di indagini radiometriche volte alla verifica dei livelli di radioattività nell’area del Castello Carlo V. Le indagini radiometriche di tipo campale esperite dall’Arpacal sul sito in questione, e più precisamente nell’area compresa fra l’ex Caserma Campana e l’ex Caserma Sotto Campana, evidenziarono valori anomali di radioattività ambientale derivanti dalla presenza di meta silicati contenenti TENORM. Nel novembre del 2018 si sono conclusi i carotaggi ma da allora nessuna bonifica è ancora partita.