Una splendido elaborato sulla Madonna di Capo Colonna è stato realizzato dalla giovanissima crotonese Martina De Cristofaro, alunna della classe 1 F Istituto Comprensivo Alcmeone di Crotone.
Un elaborato, che contiene testi e dolcissime poesie legate alla sua venerazione per la Madonna di Capo Colonna, frutto di approfondimenti e ricerche eseguiti grazie al maestro Pino Sestito.
Il lavoro, frutto del desiderio di scoperta della dolcissima Martina è stato presentato lo scorso 9 maggio.
Parole di incoraggiamento a proseguire e a coltivare la sua passione per la Madonna di Capo Colonna sono giunte alla piccola Martina dal dirigente scolastico Antonio Santoro, sempre sensibile e attento ai suoi studenti.
Anche il sindaco della città di Crotone, Vincenzo Voce e il maestro orafo Michele Affidato hanno incontrato Martina esprimendo parole di incoraggiamento a far crescere il suo talento.
“La devozione della città nei confronti di Maria di Capo Colonna è espressa in tante forme da tutta la comunità di Crotone. Ho ricevuto con grande piacere l’omaggio della piccola Martina, i suoi pensieri dedicati alla nostra Patrona, con una affettuosa dedica. Li conserverò tra i ricordi più cari ha sostenuto il sindaco Vincenzo Voce.
In particolare l’orafo crotonese, ambasciatore Unicef ha Michele ha voluto donare una medaglia raffigurante la sacra effige della Madonna di Capo Colonna da lui realizzata, formulandole l’augurio più prezioso: “che la madonnina possa sempre illuminare il tuo cammino”.
Santa Vergine di Capo Colonna
Nel 1519 ci fu una fortissima tempesta, una donna ed un bambino, sul promontorio di Capo Lacinio.
Da allora iniziarono grandi pellegrinaggi e molti fedeli portarono omaggi, tra quei fedeli vi era un bambino ferito all’occhio da un ramo spinoso guarito dal suo sguardo miracoloso.
Giorni dopo un’ invasione dei saraceni una ribellione, la madre del cielo trovarono e una gran rabbia provarono, sulle rive del mare l’ icona portarono e a bruciarla nel fuoco la lasciarono.
Grandi fasci di luce emanava ma l’icona non bruciava, oro e argento rubarono e la vergine in mare gettarono.
Sull’irto ritrovata e in un baule posata, nascosta ella restar non voleva il suo cuore ardeva.
Sul suo promontorio riuscì a tornare e da allora tutti i fedeli poté illuminare.
W MARIA!!!
La tua devota
Martina De Cristofaro