Si celebra oggi la Giornata internazionale dell’educazione, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per riconoscere all’educazione la sua centralità per il benessere umano e anche per lo sviluppo sostenibile.
Questa giornata, scrive Pasquale Colurcio Assistente Sociale tutela minori, “ci richiama fortemente alle nostre responsabilità di adulti, nel ritornare seriamente a mettere i ragazzi al centro del nostro agire. Lavorare sulla loro educazione emotiva ovvero sulla capacità di sentire le proprie emozioni, per muoverci verso comportamenti personali e interpersonali efficaci. In particolare siamo chiamati a riflettere sulle situazioni sempre più frequenti di violenza tra i ragazzi”.
“Abbiamo davanti a noi giovani delusi, annoiati. La delusione, – prosegue Colurcio – è una miscela molto complessa dove gli ingredienti principali sono rabbia e tristezza. Delusione che si genera nelle relazioni familiari poco protettive, ma anche in una società per niente inclusiva. Riuscire a leggere internamente alle emozioni, in un tempo così caotico, rapido e social, dove i sentimenti compresa la rabbia, diventano subito materiale da veicolare attraverso i canali social”.
Davanti a tutto questo – conclude l’ Assistente Sociale tutela minori – tutti noi siamo chiamati in causa, dalle famiglie alla scuola a tutte le agenzie che si occupano della tutela dei ragazzi, a potenziare le personalità fragili, fortemente compromesse, cercando di aiutarli a creare relazioni efficaci, piuttosto di comportamenti mossi dalla rabbia, nell’aggredire altre persone come scarico delle proprie frustrazioni.
Educare quindi i giovani alla solidarietà che porta alla consapevolezza di “se” nel farsi aiuto verso l’altro!”