Vecchi rancori e futili motivi al centro delle maxi risse che di recente hanno interessato il comune di Rocca di Neto e destato preoccupazione nell’intera comunità.E’ quanto emerso dalle indagini che i Carabinieri della locale stazione con l’ausilio degl8e che hanno avuto come protagonisti alcuni elementi della comunità di romeniDegli episodi, su richiesta del primo cittadino Tommaso Blandino si era infatti occupato anche il Comitato Provinciale ordine e sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto Vincenzo de Vivo.Nella mattinata di sabato 28 maggio i Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, unitamente ai Cacciatori di Vibo valentia hanno eseguito una serie di perquisizioni nel centro storico di rocca di neto, zona dov’è concentrata la presenza di romeni, in prevalenza braccianti agricoli.I controlli, hanno visto impiegati 50 militari che hanno eseguito 11 perquisizioni, in altrettanti palazzi, controllato 48 persone, 14 delle quali segnalate all’Autorità giudiziaria per rissa, sottoponendone 24 a foto-segnalamento.Nel corso dell’operazione sono state inoltre segnalate 8 persone all’Agenzia delle Entrate per contratti in nero, 3 segnalazioni all’ufficio d’igiene per le precarie condizioni degli appartamenti ed emessi 2 fogli di via obbligatori nei confronti di altrettanti soggetti.All’individuazione dei responsabili delle risse si è giunti attraverso una vera e propria attività d’indagine svolta dalla locale stazione dei carabinieri, diretta dal Comandante Guglielmo Arabino.Nel corso della conferenza stampa svoltasi presso il Comando Provinciale dell’Arma il Comandante , Colonnello Salvatore Gagliano e il Capitano Claudio Martino nell’illustrare i termini dell’operazione hanno posto in risalto l’importanza che rivestono le Stazioni dei carabinieri dislocate sul territorio poiché unico vero presidio di legalità.
